A cura della Redazione

Casa famiglia per anziani di corso Umberto I a Torre Annunziata: chiesto il divieto di esercitare le attività professionali a due donne indiziate del reato di abbandono di incapaci e omicidio colposo plurimo.

La Procura della Repubblica oplontina aveva chiesto gli arresti domiciliari per entrambe le indagate.

I fatti risalgono al 1° novembre 2020, nella fase più acuta della cosiddetta “seconda ondata” della pandemia da Coronavirus, quando cinque delle dodici donne anziane ricoverate nella struttura morirono nell’arco di una settimana.

L’intervento dei carabinieri presso la residenza per anziani fu seguito dall’opera dei volontari della cooperativa sociale HP Group di Boscoreale e del personale dell’Asl Na3 Sud che si prodigarono per fornire l’assistenza necessaria, fino al trasferimento di tutte le anziane ospiti in strutture idonee.

Dall’attività di indagine, venivano assunti elementi indiziari circa la mancanza di misure preventive volte a proteggere le pazienti dal rischio di contagio.

Inoltre la struttura, gestita da una novantenne in qualità di presidente di un’associazione no-profit, e di fatto diretta da una 62enne, era priva di titoli autorizzativi.

La Rsa era inoltre sprovvista di personale medico specializzato, necessario nelle strutture sanitarie. Pertanto le anziane erano state lasciate in condizione di sostanziale abbandono fino al verificarsi dei primi decessi e della successiva richiesta, da parte dei familiari, di un intervento delle forze dell’ordine.