A cura della Redazione

Due persone arrestate per una rapina avvenuta a Pompei nell'agosto 2020. I carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre Annunziata hanno eseguito una ordinanza di custodia in carcere nei confronti di due soggetti gravemente indiziati dei reati di rapina pluriaggravata, porto illegale d'arma da fuoco e ricettazione. Sono stati condotti al carcere di Poggioreale.

Le indagini dell'Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, sono partite a seguito della rapina verificatasi in un B&B della città mariana, Villa Aurelia, il 9 agosto 2020 nella quale un gruppo di 6 malviventi prese d'assalto la struttura ricettiva occupata da 14 persone, tra residenti e turisti.

Giunti a bordo di due vetture rubate, munite di lampeggianti blu, i rapinatori convinsero i proprietari ad aprire, presentandosi come carabinieri ed indossando pettorine recanti la sigla istituzionale della Benemerita.

Dopo essere entrati, ammanettarono e chiusero in un locale alcune delle vittime, razziando oggetti di valore e denaro in loro possesso sotto la minaccia delle pistole, risultate poi in parte vere e pronte a sparare, in parte giocattolo e prive di tappo rosso. In quei frangenti, una delle vittime riuscì a dare l'allarme al 112 prima che uno dei malviventi se ne accorgesse, strappandole il telefono da mano e distruggendolo.

I carabinieri, quelli veri, giunsero poco dopo arrestando in flagranza quattro criminali, poi processati e condannati: per tre di loro, le pene inflitte sono state di 13 anni e 6 mesi ciascuno, per un altro, incensurato, di 8 anni.

Le indagini hanno poi consentito di individuare gli altri due componenti del gruppo criminale che, inizialmente, avevano fatto perdere le proprie tracce, beneficiando anche dell'omertà dei loro complici.

I carabinieri li hanno identificati grazie ad attività di intercettazione telefonica, l'analisi dei tabulati telefonici e la ricerca di relazioni pregresse tra tutti gli indagati che hanno permesso di ricostruire i movimenti degli ultimi due criminali in libertà nei giorni precedenti alla rapina e nelle ore in cui fu commessa, nonché le condotte poste in essere successivamente, rivolte anche al sostegno economico e materiale nei confronti dei complici detenuti al fine di assicurarsi il loro silenzio.