A cura della Redazione

Violazione del Testo Unico sull'Ambiente. Una azienda del polo nautico di Torre Annunziata è stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri dei Nuclei Operativi Ecologici di Napoli e Salerno. Il legale rappresentante è indagato per emissioni in atmosfera senza autorizzazione.

I sigilli sono stati disposti dal GIP del Tribunale oplontino su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini espletate dai militari della Tutela Ambientale di Napoli con il supporto dei tecnici Arpac. Secondo gli inquirenti, l'attività del cantiere, specializzato in riparazioni e manutenzioni di navi commerciali e da diporto, si sarebbe svolta senza il possesso del titolo autorizzativo in materia di emissioni prodotte dalle lavorazioni. Il provvedimento di sequestro si è reso necessario, per il GIP che lo ha adottato, in quanto la continuazione delle attività avrebbe potuto ulteriormente compromettere l'ambiente circostante.

Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno riscontrato la presenza di polveri tali da rendere l'aria poco respirabile e quindi i luoghi di lavoro insalubri. Inoltre, in una zona scoperta di pertinenza del capannone, c'erano alcune imbarcazioni e attrezzature tali da far ritenere che vi si svolgessero attività di manutenzione e rimessaggio dei natanti.

Il provvedimento adottato si inserisce in una più ampia attività investigativa condotta dalle Procure di Avellino, Torre Annunziata e Nocera Inferiore, con i carabinieri ambientali e forestali, e con l'Arpac, tesa ad accertare e rimuovere le cause dell'inquinamento del fiume Sarno ed avente ad oggetto le aziende ubicate nella zona della Foce e dello specchio d'acqua marino antistante che, con i loro scarichi di reflui industriali - se abusivi - possono ulteriormente distruggere il già precario eco-sistema del bacino idrografico.

(foto di repertorio)