A cura della Redazione

Frode sui crediti per i canoni di locazione, sequestro di oltre 23 milioni di euro nei confronti di 29 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, che hanno usufruito indebitamente dei bonus.

Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri di Frattamaggiore, coordinati dalla Procura di Napoli Nord che ha avviato l'inchiesta, tra le province di Napoli e Caserta.

L'indagine attiene ai benefici per i fitti disposti dal Decreto Rilancio, per complessivi 880 milioni di euro. Sono emerse negoziazioni rivelatesi del tutto inesistenti. Coinvolti per la maggior parte extracomunitari irreperibili sul territorio nazionale, ossia i cessionari, che avevano inserito moduli di cessione dei crediti sul portale dell'Agenzia delle Entrate dichiarando di vantarne per svariati milioni di euro e ricevuti a fronte di fantomatiche locazioni immobiliari per lo svolgimentio di attività di impresa in realtà mai avviate.

Tra gli indagati, circa la metà era percettore, o comunque richiedente, anche del Reddito di Cittadinanza, circostanza incompatibile con l'effettiva dimensione economico-imprenditoriale degli stessi soggetti destinatari dei provvedimenti di sequestro e con le movimentazioni di ingenti risorse finanziarie.

Addirittura, le Fiamme Gialle hanno scoperto che alcune movimentazioni di denaro venivano eseguite, solo formalmente, da un soggetto deceduto prima delle negoziazioni eseguite a suo nome, per un ammontare di 138mila euro.

In totale, la GdF ha sottoposto a seqeustro, su disposizione del GIP che ha accolto la richiesta della Procura, 23.186.436 euro al fine di impedire la dispersione di risorse pubbliche mediante la monetizzazione derivanmte dalle cessioni o l'utilizzo di compensazioni dei crediti, con evidente danno per le casse dell'Erario.