A cura della Redazione

C'è sgomento e tanta rabbia a Castel Volturno per l'omicidio di Luigi Izzo, il barbiere 38enne ammazzato nella tarda serata di sabato scorso con diversi fendenti. Era molto conosciuto nella comunità locale ed apprezzato e stimato da tutti come persona.

L'uomo sarebbe stato vittima di una sorta di spedizione punitiva ad opera di un 53enne che lo ha accoltellato perché, nelle ore precedenti, lo aveva ritenuto - erroneamente - protagonista di una lite con il figlio di 27 anni.

In realtà, da quanto emerge, la vittima avrebbe tentato di fare da paciere in una rissa - pare tra il ragazzo e il fratello di Izzo - scoppiata davanti a un bar nella cittadina casertana.

Il magistrato ha disposto il fermo per l'aggressore, reo confesso, accusato di omicidio volontario, ed il figlio, ritenuto responsabile di concorso in omicidio, con l'aggravante dei futili motivi.

Izzo è stato ferito a morte sotto casa, mentre stava uscendo con la moglie, nella notte tra sabato e domenica.

Una vicenda su cui i carabinieri stanno facendo luce attraverso le indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Il sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella, intanto parla di "città allo sbando", "con il centro in mano alla microcriminalità e le piazze di spaccio nelle aree più periferiche come Ischitella. Se lo Stato non interviene subito, si tornerà a chiedere il pizzo, e a quel punto dovremo chiuderci in casa".

 Il primo cittadino lancia un accorato appello alle Istituzioni: "Facciano qualcosa di serio per Castel Volturno. Non ce la facciamo più".