A cura della Redazione

Un minorenne di Boscoreale ed un 20enne pompeiano sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Polizia di Pompei. Sono accusati del tentato omicidio di un giovane, aggravato dai futili motivi. Devono rispondere anche di tentate lesioni aggravate.

Le indagini - coordinate dalla Procura per i Minorenni di Napoli e da quella di Torre Annunziata - hanno ricostruito quanto accaduto il 30 aprile scorso. La vittima, anch'ella di Pompei, era a bordo di uno scooter in via Passanti Flocco a Boscoreale quando è stata speronata da una Smart il cui conducente, dopo l'impatto, era fuggito.

Il centauro aveva perso il controllo del mezzo, urtando violentemente contro le fioriere presenti sul marciapiede e cadendo rovinosamente sul cigilio della strada. In quella circostanza, il giovane aveva riportato la frattura di una vertebra lombare ed era stato sottoposto ad intervento chirurgico.

Gli investigatori della Polizia di Stato di Pompei hanno acquisito le immagini della videosorveglianza installata in zona e le testimonianze della stessa vittima e di altre persone che avevano assistito all'incidente.

Così, gli inquirenti hanno ricostruito che a bordo dell'auto vi erano i due indagati i quali, mentre stazionavano a bordo strada, avendo scorto il transito della vittima a bordo dello scooter, si sono messi al suo inseguimento, raggiungendola e speronandola di proposito. Il motivo? Per la Procura, si tratterebbe di atti di bullismo e di vessazione che il 20enne indagato avrebbe posto in essere nei confronti del giovane, già in precedenti occasioni molestato e tormentato senza alcun apparente motivo, fatti che sono oggetto di un altro procedimento giudiziario.

Dalle investigazioni è inoltre emerso che appena due giorni prima, il 28 aprile, il maggiorenne arrestato, a bordo della stessa Smart, insieme al minorenne, avrebbe inseguito la vittima in sella al suo scooter, e con una manovra spericolata avrebbe tentato di investirla per farle del male, senza però riuscirci.

Il 20enne è stato condotto al carcere di Poggioreale, mentre il minore associato presso una comunità. Entrambi restano a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.