A cura della Redazione

La strafottenza a Torre Annunziata non ha limiti.

Poco più di venti giorni fa scrivemmo che l’arenile pubblico, alias lido Mappatella, si era rifatto il look: pulizia della sabbia, installazione di bagni chimici ed un’isoletta dove nascondere alla vista i contenitori per la raccolta dei rifiuti.

Ebbene a qualche balordo probabilmente servivano le pagliarelle che limitavano l’isoletta, così in un batter d’occhio le ha fatte sparire.

Sappiamo bene che una notizia del genere non andrebbe neppure menzionata, in quanto il danno economico per il Comune è irrilevante, ma quello che ci preme sottolineare è la strafottenza, l’arroganza, la noncuranza di taluni verso il bene pubblico. Una parte, seppur minima di cittadini, vive ancora all’età della pietra, quando ognuno pensava solo a se stesso. Oggi viviamo in una comunità e il danno che si arreca vandalizzando una panchina, una fioriera, una fontanina, oppure gettando rifiuti in ogni dove o lasciando defecare i propri animali per strada, è mancanza di rispetto verso gli altri. Sotto questo aspetto – va ammesso – prevale in uno strato della popolazione una subcultura difficile da estirpare.

Il rimedio a questi comportamenti negativi sarebbe riuscire a trasmettere il senso della legalità, il valore delle relazioni, il rispetto per gli spazi comuni e per tutto quanto li abbellisce. Un lavoro certamente non facile ma al quale non si può rinunciare e per il quale occorre ricercare il concorso di tutti: istituzioni, scuola, famiglie e anche mondo dell’informazione.