A cura della Redazione

In un articolo di sabato 7 ottobre, abbiamo riportato la notizia del furto di soldi nello spogliatoio della squadra ospite, il Marianella, ai danni di giocatori e dirigenti, mentre sul terreno di gioco “Vittorio Pozzo” di Boscoreale si affrontavano la Real Rovigliano di Torre Annunziata e il Marianella Calcio.

Per l’occasione abbiamo pubblicato il comunicato della società Marianella Calcio che denunciava l’accaduto e stigmatizzava l’episodio invitando “le società di calcio a prestare maggiore attenzione a tutela dei tesserati e dei tanti bambini che seguono questo sport cercando esempi da seguire”.

A distanza di un giorno c’è stata la replica della società Real Rovigliano che ha spiegato come si sono svolti realmente i fatti.

“Viste le numerose segnalazioni ricevute in merito alle vicende della partita contro il Marianella Calcio - si legge in una nota dell’ASD Real Rovigliano 2009 -, ci preme spiegare quanto accaduto.

Purtroppo la società ospite è stata vittima di un "topo di spogliatoio" che da circa 2 mesi sta flagellando i campi della Campania (furti con le medesime modalità sono stati effettuati su svariati campi del comprensorio Vesuviano, non da ultimo anche ai danni della compagine del Victoria Marra).

Le due società, sono in continuo contatto tra loro e stanno collaborando in sinergia per identificare l'autore dell'increscioso gesto ed assicurarlo alla giustizia.

Ci teniamo anche a precisare che i dirigenti del Marianella Calcio stamattina hanno voluto anche scusarsi, per la reazione veemente avuta subito dopo la scoperta dell'accaduto.

La Real Rovigliano - e chi ci conosce lo sa - è una squadra di persone oneste e perbene, stimati professionisti, padri di famiglia e onesti lavoratori.

Facciamo enormi sacrifici per continuare a portare avanti questa bella realtà in un territorio arido come il nostro e batterci per i nostri ideali: legalità, onestà, sacrificio, rispetto ed amore per il territorio.

Faremo tutto quanto in nostro potere affinché la giustizia possa trionfare”.

(Foto Facebook)