A cura della Redazione

Oggi, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, sotto la coordinazione della Procura Generale della Corte d'Appello di Napoli, ha dato avvio a una serie di verifiche che coinvolgono le Procure del distretto marittimo e le forze dell'ordine locali, tutte finalizzate alla protezione del demanio marittimo e della qualità delle acque marine. Questo intervento si inserisce in una più ampia attività di contrasto alle occupazioni abusive e agli scarichi illegali nelle acque marittime.

Le forze in campo

  • Capitanerie di Porto di Castellammare di Stabia e Torre del Greco
  • Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata e Comando Tutela Ambientale di Napoli
  • Guardia di Finanza di Torre Annunziata
  • Polizia della Città Metropolitana di Napoli
  • Polizia di Stato dei Commissariati di Castellammare di Stabia e di Sorrento
  • ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania), per il monitoraggio tecnico ambientale

Obiettivi dell’operazione

Le operazioni mirano a liberare il demanio marittimo da occupazioni illegali, in particolare quelle riguardanti strutture balneari abusive, e a contrastare l'inquinamento delle acque marine causato da scarichi non autorizzati. Le verifiche sono state effettuate nelle seguenti località:

  • Torre del Greco
  • Torre Annunziata
  • Castellammare di Stabia
  • Sorrento
  • Massa Lubrense

Risultati ottenuti (fino a oggi):

  1. Liberazione di aree demaniali:
    • 13.300 mq di specchio acqueo liberato da ormeggi abusivi.
    • 3.000 mq di arenile (spiaggia) liberato da occupazioni abusive.
    • Rimozione di 25 gavitelli utilizzati per ancorare imbarcazioni abusivamente.
    • Sequestrati vari beni utilizzati per realizzare le occupazioni, tra cui:
      • 45 lettini
      • 97 basi per ombrelloni
      • 11 ombrelloni
      • 1 passerella in legno e metallo
      • 7 corrimano in metallo
  2. Torre del Greco – Località La Scala e Via Litoranea:
    • Sgomberata un’area demaniale marittima di 36 mq, precedentemente occupata abusivamente.
    • Sequestrati:
      • Capannone di circa 200 mq utilizzato per l’occupazione illegale.
      • 107 sedie
      • 10 tavolini
      • 16 lettini
      • 35 ombrelloni.

Dettagli delle occupazioni abusive

Le strutture sequestrate erano utilizzate in maniera illegale per attività balneari e commerciali lungo la costa. Le occupazioni degli arenili e delle acque sono avvenute senza le necessarie autorizzazioni, danneggiando il paesaggio e creando rischi per la sicurezza e l'ambiente marino. Il sequestro dei beni serve a interrompere queste attività illecite, tutelando così le risorse naturali e le aree pubbliche.

Proseguimento dell’attività

Le operazioni non sono concluse. Gli interventi sono tuttora in corso, con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti per monitorare e garantire la corretta fruizione del demanio marittimo. I controlli saranno intensificati per monitorare eventuali nuove violazioni e per garantire che le acque marine rimangano pulite e libere da inquinamenti causati da scarichi illegali.

Obiettivo finale

L’operazione fa parte di una strategia più ampia di protezione e valorizzazione delle risorse ambientali del litorale vesuviano, con un focus particolare sulla tutela della qualità delle acque, fondamentale per la salute dell’ecosistema marino e per le attività turistiche che dipendono da un ambiente marino sano e sostenibile.

 

Questo intervento segna un passo importante nella protezione dell’ambiente marino e della qualità delle acque lungo il litorale vesuviano, promuovendo una fruizione legale e rispettosa del nostro patrimonio naturale.