A cura della Redazione

"Visioni Fuori Luogo", il documentario su Torre Annunziata presentato a Castellammare. Dagli anni '70 del' 900 all’era di TikTok, la storia dei pescatori oplontini diventa un documentario grazie al bando ministeriale. Première il 4 dicembre al Supercinema. 

L'opera è realizzata dagli studenti del Liceo Artistico e delle Scienze Umane “G. De Chirico” di Torre Annunziata. Il progetto, finanziato dai Ministeri dei Beni Culturali e della Pubblica Istruzione nell’ambito del bando “Visioni Fuori Luogo”, è arrivato al momento finale, con la première organizzata per il prossimo 4 dicembre nei locali dello storico cineteatro stabiese.

“Ci siamo ritrovati costretti a traslocare nella vicina Castellammare - spiega la Dirigente Scolastica Rosalba Robello - perché durante la lavorazione del documentario, l’unico cineteatro di Torre Annunziata che era in vita, il Politeama, ha chiuso. Nella domanda di ammissione al bando fatta l’anno scorso avevamo indicato il Politeama come partner. Purtroppo la chiusura della struttura ci ha costretti a comunicare al Ministero la variazione, spostando così l’evento in un’altra città. Questo progetto - spiega la dirigente - ha un enorme valore sociale, non a caso era destinato a realtà complicate e a rischio. La chiusura dell’unico cineteatro che c’era è l’ennesimo campanello d’allarme per Torre Annunziata”.

Gli studenti del de Chirico hanno realizzato l’opera partecipando attivamente non solo alle riprese video, ma elaborando il soggetto, la sceneggiatura, la fotografia e la post produzione. Un percorso formativo di 16 incontri da 5 ore ciascuno, per un totale di 140 ore di laboratorio.

Il documentario, realizzato sotto la supervisione del team dell’APS Open Mind, partner del progetto, ripercorre la storia della Torre Annunziata di un tempo attraverso i racconti e le suggestioni dei protagonisti di oggi. Pescatori, pupari e appassionati cittadini compongono il puzzle della città del passato, presente e del futuro. Testimonianze di archivisti, pescatori, maestri pupari e cittadini aiutano a ripercorrere, in maniera trasversale, i temi centrali e sociali della città. I pescatori giovani e meno giovani, figli e padri, si confrontano sul sacrificio della pesca e di come tale lavoro sia cambiato nel corso delle generazioni. Il mare non solo fa da sfondo ma diviene protagonista del racconto: il mare che prende e che dà, come l’aver ridonato alla città il busto della Madonna della Neve.

A coordinare i giovani cineasti del liceo, le registe Federica Bruschi e Francesca Fiorillo, con il supporto tecnico di Viviana Sacco e il coordinamento del produttore Luca Zingone.

“Visioni di Torre” sarà presentato lunedì 4 dicembre alle ore 12.00 al Supercinema di Castellammare di Stabia alla presenza di autorità civili, militari e religiose del territorio.