A cura di Enza Perna

Ritornano in scena gli attori della Compagnia Medea al teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei.

Grande attesa per sabato 9 dicembre. Bina Balzano, fondatrice e il Presidente dell'Associazione Medea, insieme ad un cast di eccezione, dirigerà la commedia “Ferdinando” di Annibale Ruccello.

La Compagnia è sul territorio Campano da 25 anni, ed è iscritta alla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatore) da molti anni.

“Ho scelto questa commedia che, pur avendo una chiave di lettura antica, si sposa in maniera quasi post moderna alle nostre relazioni interpersonali nella vita reale - così spiega Bina Balzano del perché di questa nuova rappresentazione. Il connubio tra passioni e cattiverie, ipocrisia e lussuria e il poco pentimento e redenzione porta lo spettatore alla riflessione, al credere che forse gli eccessi demoliscono le nostre identità di essere umani”.

L’azione si svolge nel 1870, un anno prima della presa di Roma: in una villa vesuviana vivono, in esilio volontario, due donne. L’una, la baronessa Donna Clotilde, chiusa nella sua ipocondria e in una simulata infermità a letto, rifiuta culturalmente e storicamente la modernità, non solo ripudiando la nuova situazione politica e il re sabaudo, ma anche l’italiano “lengua straniera… barbara, senza sapore… senza storia… e senza Dio!”.

L’altra, Donna Gesualda, sua cugina povera e zitella, che la accudisce e la sorveglia, intreccia una relazione clandestina con l’unico uomo che frequenta la casa: Don Catellino, curato dotto e vizioso. L’improvviso arrivo di Ferdinando, lontano nipote della baronessa del quale si ignorava l’esistenza, porterà scompiglio nella casa, facendo emergere passioni sopite, vizi e rancori.

Gli attori che interpreteranno i personaggi della commedia sono: Angelo Pepe (Ferdinando), Anna Vitiello (Clotilde), Leonilde Mellone (Gesualda), Enrico Castellano (Don Catello). La regia è di Bina Balzano.

Sarà una commedia che cercherà di non creare il dramma storico, come Ruccello stesso all’epoca della prima rappresentazione precisò, ma cercherà di evidenziare - con una prospettiva di grande profondità e modernità - il mutamento di “rapporti affettivi intercorrenti tra quattro persone in isolamento coatto”.

"Ferdinando – spiega Bina Balzano - l'ho visto e giudicato svariate volte, e mi ha sempre incantata, soprattutto quando l'ho visto con la sublime interpretazione di Isa Danieli, alla quale anni fa, circa 40 anni, consegnai insieme al mio gruppo di "Diffusione Teatro", con Eduardo Zampella, il tassello d'argento. In quell'anno - racconta Balzano - abbiamo consegnato il tassello anche a Vincenzo Salemme, Enzo Moscato, Lucia Zotti e tanti altri.  E

- conclude - dopo 25 anni di spettacoli "saggi" di fine anno, di laboratorio che facciamo all'interno del gruppo, abbiamo deciso di studiare ed elaborare il testo di Ferdinando”.