Nella suggestiva Sala Catasti dell’Archivio di Stato di Napoli presentato ieri, sabato 8 giugno, il libro Una famiglia, un pastificio. Duecento anni di maccheroni Cuomo a Gragnano 1820-2020.

Ad accogliere il pubblico un tavolino con le copie del romanzo “Francesca e Nunziata” della scrittrice torrese Maria Orsini, ripubblicato dalla casa editrice Sellerio e nelle edicole dal 4 giugno. E anche un tabellone dove è riportato l’incipit del romanzo “Su una di quelle alture della costa amalfitana... ” e si ipotizza che il paese dove era nata Francesca  fosse Furore, lo stesso del quale è originaria la famiglia Cuomo, poi giunta a Gragnano. Per concludere “Amelia (Cuomo), la splendida titolare della rinata fabbrica di maccheroni di Gragnano, è lei l’ultima erede di Francesca e Nunziata? Sì, è lei”.

I relatori del dibattito

Il dibattito ha visto come relatori Candida Carrino, direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli; Silvio De Majo, professore di storia economica e autore del libro (insieme alla ricercatrice Francesca Caiazzo); Maria Carmela Schisani, anche lei professoressa di storia economica; Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa; Alberto Falini, presidente della fondazione “Vincenzo Agnesi”; Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei musei del cibo di Parma; Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania. Ha moderato Nicoletta Picchio, giornalista del “Sole 24 ore”.

Amelia Cuomo, imprenditrice e direttrice del museo della pasta Cuomo, ha tracciato la storia della sua famiglia di pastai, lunga duecento anni, fino ad arrivare all’attuale e nuovo pastificio che, fatto altamente innovativo, è affiancato da un ristorante dove si può gustare l’ottima pasta Cuomo (cucinata e offerta per l’occasione anche ai presenti). E ora Amelia Cuomo ha in progetto di restaurare l’antico mulino e pastificio per riportarlo all’originaria bellezza. Insomma è una giovane imprenditrice che ha saputo rilanciare alla grande la tradizione secolare della pasta Cuomo, dandole una visione lungimirante che sicuramente le assicurerà un sempre maggiore successo nel mondo dell’arte bianca.

(Da sinistra Candida Carrino, Nicoletta Picchio e Amelia Cuomo)