Metti una sera a parlare di Totò, il Principe. Regale e geniale in ogni manifestazione della sua esistenza, non solo della sua straordinaria carriera, ma, e c’è un gigantesco “ma”, riconosciuta universalmente solo dopo la sua morte. Totò aveva un rapporto-trasporto molto particolare con la nostra città, Torre Annunziata. La frequentava non solo nei teatri, ma anche nelle sue rare serate mondane. L’immagine principale che abbiamo scelto per corredare questo servizio è tratta dal volume “C’era una volta il Lido Azzurro”, scritto e pubblicato in proprio nel 2004 da Pasquale Castelluccio, instancabile braccio destro di Luigi Manzo e dunque testimone oculare dei fasti del Lido Notte Club. Nella foto, scattata nell’estate 1966 in occasione del Premio Ippocampo, si riconoscono, oltre a Totò, l’attrice Giulietta Masina (moglie di Federico Fellini) e l’annunciatrice TV Annamaria Gambineri.

Totò è “tornato” ieri a Torre Annunziata. Lo ha accompagnato e raccontato la nipote Elena Anticoli de Curtis attraverso la presentazione del suo libro “Antonio de Curtis, il Principe Poeta”, una raccolta di poesie e liriche dello sconfinato artista partenopeo curata con la collaborazione di Virginia Falconetti (Colonnese Editore).

Teatro dell’incontro la sala conferenze attigua alla Basilica Maria SS della Neve con il parroco Don Paolino Franzese a fare gli onori di casa. L’interessante evento è stato promosso dalle associazioni “Costruiamo Gentilezza” e “Getta la Rete” rappresentate rispettivamente dall’ambasciatrice Anna Vitiello e dalla presidente Giovanna Moresco. «Nonno promulgava la verità. Forse per questo, per certi versi, è risultato un personaggio scomodo – ha affermato Elena Anticoli de Curtis – che non si è mai piegato al volere di nessuno. Ha sempre detto quello che pensava». Raffaele Messina, scrittore e critico letterario, e Gioconda Galluccio, scrittrice torrese, hanno sottolineato proprio questo aspetto di estrema autonomia intellettuale di Totò dove emergeva la tendenza a “concedersi” al prossimo mediante le sue innate doti umane e solidali, prima ancora di evidenziare quelle artistiche.

Corrado Cuccurullo, sindaco di Torre Annunziata, ha ricordato lo speciale rapporto che il principe della risata aveva con la nostra città. Aspetto rimarcato anche dal vice sindaco di Trecase, Maria Rosaria Balzano. La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo D’Angiò di Trecase, Clotilde Zampognaro, ha donato ad Elena Anticoli De Curtis un ritratto di suo nonno, realizzato da un’alunna della II B, Miriam D’Avino. Una piccola opera d’arte di una bambina di 12 anni in possesso di un talento davvero esponenziale per la sua età. Lo studioso e storico del territorio Vincenzo Marasco ha citato la decennale amicizia tra Totò e Luigi Manzo, patron del Lido Azzurro e inventore di uno dei ritrovi più esclusivi del Mediterraneo, il “Lido Notte Club”. Marasco ha ricordato anche una frase che Totò pronunciò a proposito di un'altra mitica location oplontina: “Se hai successo al Metropolitan di Torre Annunziata, il pubblico ti accoglierà bene in ogni altro teatro”.

Suggestivo ed emozionante il quadro finale dell’evento con l’attore e musicista torrese Giovanni Caso che esegue insieme a Elena Anticoli de Curtis la celeberrima “Malafemmena”, uno dei più delicati e struggenti brani della storia della canzone napoletana scritto da Lui, l’immenso, irripetibile Totò.