A cura della Redazione
Bilancio di previsione, non si placano le polemiche. La seduta del Consiglio comunale del 16 ottobre scorso continua a far discutere le forze politiche. In quell’occasione, il centrodestra approvò nel giro di pochi minuti tutti i punti all’ordine del giorno, tra cui figurava anche il documento contabile relativo al 2012. L’opposizione ha parlato di un vero e proprio blitz messo in atto dalla maggioranza, che non attese l’arrivo in aula degli altri partiti. Mai come quella volta la seduta iniziò in orario, quando invece per consuetudine si attende una mezz´ora prima di dare il via alle discussioni. Una scelta che, sebbene legittima, è stata ritenuta quantomeno inopportuna dalla minoranza, che ha parlato di colpo alla democrazia partecipata. L´opposizione, però, ha anche criticato nel merito il bilancio di previsione. Raffaele Ricciardi (foto), consigliere comunale del Pd, ha annunciato che lo stesso Partito Democratico, Italia dei Valori e Centro Comune presenteranno una denuncia alla sezione regionale della Corte dei Conti, chiedendo delucidazioni in merito ad alcuni aspetti del documento contabile. La decisione verrà ufficializzata nel corso dell´interpartitico di stasera. Ricciardi parla di «bilancio falso» (anche se forse sarebbe più corretto ritenerlo incompleto), in riferimento soprattutto alla mancata iscrizione nelle poste contabili del debito del Comune nei confronti della Oplonti Multiservizi. Un importo di circa 3 milioni e 800 mila euro che non figura nel documento contabile e che, secondo il capogruppo consiliare dell´IdV, Antonio Gagliardi, avrebbe dovuto essere inserito. Dalle pagine di Metropolis, è arrivata la replica del dirigente del Settore Finanziario del Comune, Nunzio Ariano, secondo cui «il debito con la Oplonti Multiservizi non è stato mai riconosciuto e non poteva essere quindi inserito in bilancio». Altro argomento "caldo" è la mancata pubblicazione integrale delle delibere di giunta sul sito internet istituzionale del Comune. «L´assessore Giuseppe Auricchio - spiega Ricciardi, che è anche presidente della Commissione Trasparenza - aveva assicurato che ciò sarebbe accaduto. Quella delle delibere non pubblicate è una vicenda da non sottovalutare. Ci sono atti che presentano dei forti dubbi sotto il profilo della legittimità, e dei quali noi non siamo a conoscenza. Siamo pronti a presentare, come opposizione, un dossier alla Procura della Repubblica». D. G.