A cura della Redazione
«La decisione della maggioranza - che sostiene l’attuale Amministrazione Comunale di Torre Annunziata - di procedere alla revoca del Presidente del Consiglio Comunale è fondata sulla necessità di ripristinare, in riferimento alle principali e più autorevoli funzioni istituzionali, quelle caratteristiche di rigorosa imparzialità che l’esercizio di quelle prerogative impone». In una nota sottoscritta dai capigruppo consiliari di Pd, Nuovo Centro, Movimento Popolare Campano, Nuovo Psi, vengono enunciati i motivi per i quali, lo scorso 3 novembre, l´Assise ha revocato dalla sua carica l´ormai ex presidente Ciro Portoghese, al cui posto è stato eletto Raffaele Di Donna, capogruppo del Nuovo Psi. Nel documento di sfiducia si fa riferimento alla mancanza di imparzialità di Portoghese nell´adempimento delle sue funzioni. «La questione nodale riguarda le modalità con le quali viene esercitata la funzione», spiegano i consiglieri di maggioranza. «E’ del tutto evidente che ciascun consigliere è espressione di una parte politica ed ha una collocazione definita, ma il punto non può essere questo. Le modalità, però, devono essere coerenti ed omogenee nel tempo, super partes e non influenzate dalla mutevolezza di collocazione del partito di riferimento. La propria appartenenza politica va, tuttavia, declinata con la prudenza, la correttezza e la sobrietà che il ruolo impone. Questa è, peraltro, un’ulteriore occasione per ribadire il carattere strategico dell’attuale alleanza di centrosinistra che governa la città; essa si è realizzata - prosegue la nota - su contenuti programmatici di cambiamento radicale ed intorno ad un progetto politico chiaro, leale, univoco ed omogeneo, che si fonda sull’impegno a dare continuità, anche nella prossima consiliatura, all’alleanza realizzata. La compattezza della coalizione e la correttezza dei partiti, dei movimenti, delle associazioni, dei gruppi e delle componenti politiche che la compongono assicurerà stabilità e risultati in grado di migliorare significativamente le condizioni di vita e le prospettive di crescita, civile e produttiva, della nostra comunità», conclude la nota.