A cura della Redazione

Si chiama "Generazione 2.0". E' il nuovo movimento politico dato alla luce da Carlo Iavarone, ex assessore a Bilancio e Finanze di Torre Annunziata.

Una lista che si presenterà alle prossime elezioni comunali nella città oplontina della primavera 2017. Sarà organica alla coalizione di centrosinistra (schieramento con il quale condividerà anche il nome del futuro candidato sindaco) e si pone come obiettivo quello di fare da catalizzatore di un nuovo modo di fare politica che tenga conto di obiettivi e risultati.

«Essere 2.0 significa vivere nel terzo millennio, non avere più pazienza su persone o cose che hanno fatto il tempo o non hanno dato risposte - spiega Iavarone, l'ideatore di questo progetto politico -. Significa vivere utilizzando quotidianamente internet, molte volte al giorno. Significa cliccare, postare, twittare, visualizzare, taggare,  navigare, selezionare, cercare, commentare in Rete. La società del “troppo” sta lasciando il passo alla società del “subito“. Si tratta - prosegue l'ex esponente della giunta Starita - di un enorme cambiamento, non di un “passo in avanti” ma di un “grande passo” in una diversa e alternativa direzione».

Sono i giovani il vero punto di forza di questa nuova esperienza. «Non vogliamo essere rottamatori - continua Iavarone - ma partiamo da loro per fare un passo in avanti. Per relazionarsi con questo movimento generazionale, le istituzioni devono comprendere e agire secondo lo stile che è proprio dello stesso movimento. Dove STILE diviene l’acronimo dei cinque valori che lo guidano: S per socialità, T per trasparenza, I per immediatezza, L per libertà, E per esperienza. Una volta definiti gli obiettivi, chi non li persegue va a casa! Questa è la nostra filosofia, la nostra peculiarità».

Ma chi fa parte di questa "Genarazione 2.0"? «Sono soprattutto “ragazzi” tra i venti e i trent’anni: la maggior parte di loro è laureata, alcuni hanno già avuto esperienze lavorative, tutti sono con me per ripartire - spiega Iavarone -. Condividiamo un linguaggio, un territorio, un approccio. Sono figli di padri disorientati, in balia del crollo di fiducia verso le istituzioni, la politica, l’economia. Sono anche io stato uomo di istituzioni ma ho sempre ragionato nelle cose come parti di esigenze ed obiettivi, per poi analizzarli e raggiungere i risultati. Anche nella organizzazione della prima ed unica "Notte bianca" a Torre Annunziata alcuni mi davano del folle. Eppure...».

Qualcuno diraà che si tratta della solita lista, che sarete in pochi... «Come al solito si sbagliano - chiosa Iavarone -. E' una nuova generazione che sta scendendo in campo: una generazione del terzo millennio, che non vuole aspettare che qualcuno o qualcosa possa rovinare il futuro di questa città».

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook