A cura della Redazione
“Eppur si muove!”… così esclamerebbe Galileo Galilei se, al ritorno fra i mortali, nel silenzio “assordante” della nostra città potesse osservare l’impegno del “fare” Scuola, una Scuola dalla parte dei Bambini e dei Ragazzi, sul sottofondo delle note apocalittiche del Sistema Scolastico Nazionale. L’intervista che ci è stata rilasciata dal preside della Scuola Media Alfieri, Biagio Peluso, ci consente di meglio esprimere il nostro senso di fare Scuola. Sig. Preside che cos’è un progetto “Scuole Aperte” e che cos’è il vostro progetto “Scuole Aperte”? E’ un progetto che rientra nel piano FSE 2007/2013 del Programma Operativo Regionale della Campania, volto a favorire l’apertura delle Scuole Statali di ogni ordine e grado oltre l’orario curricolare, con lo scopo di attivare interventi finalizzati all’innalzamento dell’offerta formativa per il conseguimento di più elevate e più diffuse competenze e capacità di apprendimento. Il nostro progetto prevede interventi educativi ad integrazione del curricolo scolastico degli alunni tramite moduli e laboratori per recuperare abilità e competenze nelle discipline ricadenti nell’ambito delle competenze PISA-OCSE. Si tratta quindi di azioni che sono collegate all’incremento delle abilità logico-matematiche, scientifiche e della lettura. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione? Si. E’ un progetto che viene interamente finanziato dalla Regione Campania. Per l’anno scolastico 2008/2009 sono stati ammessi al finanziamento regionale 250 progetti; per la sola provincia di Napoli sono stati finanziati 70 progetti; al posto n. 50 risulta finanziata la Scuola Media Alfieri-Manzoni di Torre Annunziata in rete con il 3° Circolo Didattico. Trattandosi di un progetto in rete fra più scuole si è stipulato un protocollo di intesa tra la Scuola media Alfieri-Manzoni ed il Terzo Circolo Didattico. Quali sono stati i motivi di questa scelta? Per il miglior raggiungimento delle finalità del progetto, la Scuola proponente doveva stipulare protocolli di intesa con altre scuole del territorio, costituendo una rete coordinata in continuità orizzontale o verticale, ed anche con altri soggetti culturali e istituzionali presenti nella realtà sociale. Noi abbiamo stipulato protocolli di intesa con il comune di Torre e con altri soggetti culturali del territorio ed abbiamo costituito una rete coordinata in continuità verticale con il Terzo Circolo Didattico. Ciò perché sia io che la Dott.ssa Papa, Direttrice del Terzo, siamo convinti che è necessario attivare politiche scolastiche per favorire processi di integrazione vera, solidale, consapevole, compartecipata e democratica fra le due zone della città. E questo percorso di continuità, che sarà attuato col progetto Scuole Aperte fra le due scuole, va anche in questa direzione. Come sarà articolato il progetto? Il progetto prevede l’apertura delle due scuole per tutto l’anno scolastico, per tre giorni alla settimana e per almeno tre ore al giorno e coinvolgerà più di 90 alunni, individuati dai consigli di classe e di interclasse delle due scuole. Un impegno significativo, dunque, che partirà a fine ottobre e coinvolgerà bambini, famiglie e docenti che vivono in due parti opposte della città, ma che sono cittadini di un’unica Comunità. Un progetto formativo dovuto alla perseveranza e alla tenacia dei dirigenti Peluso e Papa, che ricordiamo non essere di Torre Annunziata, ma che, senza parsimonia, spendono le loro energie professionali in questo territorio, testimoniando che si può essere parte integrante di un progetto che faccia Sistema per una comunità, pur non “appartenendo” alla città per nascita o residenza. All’augurio di buon lavoro si accompagna l’amara consapevolezza delle difficoltà poste da coloro che hanno scelto regole diverse di controllo del nostro territorio. Ma resto convinta che l’unico antidoto per mantenere viva la dignità personale e sociale sia uscire dal silenzio, dall’inerzia e dalla rassegnazione del narcisismo deteriore. A ciascuno, dunque, la sua parte sperando- pur senza essere credenti o santi come Madre Teresa - che “goccia dopo goccia”… si possa e si debba. MARINELLA CIMMINO