A cura della Redazione
“Voglio vivere la mia città”. E’ il grido disperato degli studenti della scuola media “Pascoli” durante la piccola rappresentazione messa in scena, venerdì 25 novembre, all’interno della tendostruttura nei pressi dell’ISIS Pitagora. Muniti di giornale, hanno voluto raccontare il degrado e l’abbandono attanagliante bellezze e complessi della nostra regione. Si va dallo scellerato abusivismo esistente alle falde del Vesuvio all’inquinamento deturpante il fiume Sarno, dalle sporchissime spiagge campane arrivando alla morte del nostro vecchio cinema Metropolitan, senza dimenticare lo spreco della succitata tendostruttura. La voce dei ragazzini è quella di chi, nonostante le molteplici sofferenze caratterizzanti la vita in territori difficili come il nostro, non si è ancora arreso. Di chi, nonostante i mille ostacoli, ha ancora voglia di mettersi in gioco e combattere per cambiare le cose. Informarsi per raccontare, aprendo gli occhi di fronte a chi ci deruba della “nostra” vita, urlando contro a chi, violentemente, ci priva delle gioie della nostra giovinezza. Una rivoluzione dell’azione, pacifica s’intende, che, partendo dai giovani, possa condurre ad un reale cambiamento. Ed in questa direzione, dimostrando la loro presenza, si sono mossi i ragazzi dell’ISIS Pitagora che, armandosi di scopa, paletta e mascherina, si sono impegnati nella simbolica pulizia della tendostruttura. La sfida lanciata, due mesi fa, dai ragazzi di Radio Siani è stata colta e realizzata, a dimostrazione di quanto serie siano le prospettive dei giovani torresi, di quanto arda in loro la voglia di riscattarsi, di scrollarsi dalle spalle quei pregiudizi ed immagini troppo spesso affibbiateci, approssimativamente, perché apparteniamo a “Fortapàsc”. Era il 25 ottobre scorso, quando il dirigente scolastico Benito Capossela promise il suo impegno per far sì che la Provincia stanziasse i fondi per la riqualificazione della tendostruttura. Ed è proprio lui, a due mesi precisi di distanza dal primo, tormentato incontro che commemorava Giancarlo Siani, ad annunciare il successo dell’operazione. Il 50 per cento dei fondi (circa 400 mila euro) sono già stati inseriti nel Bilancio 2011 della Provincia, come annunciato dall’ex direttore scolastico generale della Campania, Alberto Bottino, tutor dell’iniziativa. Nell’esercizio 2012 l’erogazione dell’altra metà. Bisogna, quindi, ringraziare gli studenti per l’impegno profuso in questi mesi, per la loro perseveranza nel lavoro e la passione con cui si sono dedicati a questo progetto. Dobbiamo ringraziarli anche per la dimostrazione di responsabilità civile, per aver fatto capire quanto il ruolo di cittadino trascenda dalla semplice operazione di voto e si fondi sulla partecipazione. Grazie, quindi, per la vostra abnegazione ma, recitando la parte dello scettico e del puntiglioso, penso che le vere difficoltà arrivino adesso. Quante volte, sui giornali, abbiamo letto di promesse di rivalutazione di complessi poi mai realmente avvenute? Quante volte abbiamo assistito alle pompose dichiarazioni di grandi progettazioni, dimostratesi in seguito inconsistenti, dei nostri amministratori? Quanto volte ciò ha portato in noi amarezza e sfiducia nel futuro? Onde evitare di rimanere nuovamente scottati, quindi, bisogna spalancare occhi ed orecchie a mo’ di cane da guardia, affinché non ci sfugga nemmeno un minimo passaggio che veda protagonista la gestione delle risorse destinate alla tendostruttura. Perché, se è vero come dice Bottino, che la legalità è fatta non di azioni eroiche ma d’impegno quotidiano, tocca abbandonare i festeggiamenti, rimboccarsi le maniche e continuare a spazzare via le polveri che infestano la nostra Torre Annunziata. MARCO SEPPONE (dal settimanale TorreSette del 2 dicembre 2011)