A cura della Redazione
Un successo straordinario per la prima edizione del progetto JA a Torre Annunziata. Nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 giugno, la città oplontina è stata letteralmente «invasa» dai giovani, molti dei quali provenienti anche da altri Comuni campani. Oltre duemila le presenze registrate durante la due-giorni di eventi che ha visto le Rampe storiche del corso Vittorio Emanuele di Torre Annunziata trasformarsi nelle location di questa entusiasmante kermesse artistica-musicale-culturale. Mostre fotografiche, writers, installazioni di street art, musica jazz, ed il coinvolgimento degli stessi cittadini, hanno dato nuovo «colore» e vivacità a luoghi che, fino a non molto tempo fa, erano simbolo di degrado ed abbandono. JA, per l´appunto. Una esortazione a muoversi, a partecipare, ad impegnarsi attivamente per cambiare e dare nuova luce ad una città assopita e travolta dall´indifferenza. «La partecipazione è stata straordinaria - ci dice Danilo Nappo, talentuoso architetto che, insieme ad altri colleghi del Collettivo Spazio e alle associazioni Wedo Lab e Butterfly Effect, ha curato l’organizzazione dell’intera rassegna -. Abbiamo lanciato un messaggio importante per tutta la città ed i suoi cittadini: con un po’ di impegno e volontà è possibile far rinascere Torre Annunziata e, soprattutto, recuperare al decoro urbano aree completamente degradate. Siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto. Tengo a sottolineare che i costi dell’intera manifestazione, completamente apolitica, sono stati coperti grazie alla sola ed esclusiva disponibilità dei tanti sponsor privati che hanno contribuito con orgoglio alla realizzazione dell’evento. A loro va il nostro più sentito ringraziamento». Partecipazione, dunque. E’ la parola-chiave che riassume l’essenza del progetto JA. Un mix di idee e creatività che per due giorni ha trasformato Torre Annunziata nell’epicentro dell’arte e della musica di tutto il territorio vesuviano. Una eccezionale esperienza culminata con il concerto di Jamese Senese e Napoli Centrale in Largo Ferriera Vecchia. Una piazza gremita fino all’inverosimile ha salutato la conclusione del progetto JA, con la speranza che possa ripetersi negli anni a venire. La risposta più bella, una scossa di "freschezza" ad una politica inerme, che spesso non riesce a cogliere le enormi potenzialità di un territorio e dei suoi giovani che, se stimolati e sostenuti, potrebbero veramente dare uno slancio decisivo per cambiare il volto della città. DOMENICO GAGLIARDI