A cura della Redazione
«Mancato calcolo della mappa del rischio, mancanza di un piano di gestione e di manutenzione delle opere, approssimazione dei progetti e dei conteggi delle opere e degli espropri, mancato raccordo con gli interventi per la depurazione e la bonifica». La Rete Faro del Sarno del Partito Democratico elenca le criticità che riguardano il Grande Progetto relativo all´assetto idrogeologico del territorio, con la creazione di una seconda foce. «Si ha la sensazione - prosegue la nota - che si vogliano solo finanziare i progetti e gli avvi dei lavori, senza pensare alla concreta realizzazione e al rischio di aprire enormi contenziosi. Parallelamente sta rallentando, per responsabilità della Regione Campania, il processo di disinquinamento e di bonifica del fiume e non si è messo mano a una riforma del sistema idrico integrato e alla riorganizzazione delle competenze per la manutenzione ordinaria del fiume e dei canali». «Per questo è penoso lo scaricabarile di questi giorni rispetto agli allagamneti e al tragico incidente di Pompei. Sarà importante - dichiara Paolo Persico, della Rete Faro del Sarno -, come cittadini, partecipare all´appuntameneto della catena umana promossa dalla comunità di Messigno giovedì 5 dicembre, per ribadire che le istituzioni devono scuotersi e affrontare il tema della riqualificazione del Sarno e del suo territorio che si trascina da decenni. Continueremo a lavorare perché ci sia un ripensamento profondo del grande progetto e si avvii una riforma seria che assicuri una cura vera del fiume e del sistema idrico del bacino», conclude Persico.