A cura della Redazione
"Il Grande Progetto Fiume Sarno è un´iniziativa che appare in linea con la filosofia di chi in questi anni ha preferito tombare il fiume", così ha esordito il responsabile ambiente della segreteria regionale del PD Mauro Calatola nell´ambito dell´incontro che si è tenuto ieri nell´aula consiliare del Comune di Torre Annunziata su ritardi e rischi del grande progetto Sarno e sulle proposte del Pd per il recupero di questo fiume. Il capogruppo regionale del partito Lello Topo ha evidenziato, invece, il fatto che troppi interventi e cantieri sono fermi, troppi progetti interrotti e che il recupero ambientale del Sarno è lontano. Ma quali sono le critiche puntuali che il Partito Democratico rivolge al Grande Progetto? Le risorse europee della programmazione 2007-2013 sono, di fatto, perse; i progetti sono carenti ed imprecisi; non c´è certezza della qualità delle acque che finiranno nelle vasche di laminazione e nella seconda foce; c´è un eccessivo consumo di suolo agricolo, 100 ettari, per la realizzazione delle vasche di laminazione e per di più il costo preventivato per l´esproprio dei terreni è di appena 4 euro al metro quadro e ciò provocherà numerosi contenziosi. Inoltre non sono previsti piani per la manutenzione delle opere. A tal proposito il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora ha affermato che per 10 vasche e 25 chilometri di canali la manutenzione ordinaria non viene effettuata sul suo territorio da oltre dieci anni. E il vicesindaco di Poggiomarino Giuseppe Annunziata ha sottolineato il paradosso che in una zona del suo Comune dove sono previste le vasche di laminazione, c´è il sito archeologico protostorico di Longola, che ha ricevuto 2,5 milioni di euro per la sua valorizzazione e che in tal modo sarebbe penalizzato dalla realizzazione di vasche, tra l´altro anche inutili in quel luogo. Il PD, però, non si è limitato solo alle critiche, ma ha avanzato una serie di proposte: eliminare il numero eccessivo di vasche e lavorare ad un allargamento del letto del fiume Sarno; risistemare la rete idrica minore e programmare una corretta manutenzione; eliminare la seconda foce del Sarno creando un´area di laminazione nei terreni pubblici dell´ex polverificio borbonico di Scafati; ripulire il canale Bottaro e intercettare i rifiuti solidi presenti lungo il corso del Sarno; riqualificare il litorale di Torre Annunziata tra il porto e la foce di Rovigliano, creando una vasta area naturalistica e al servizio del tempo libero e dello sport. SALVATORE CARDONE