A cura della Redazione

Nascono in Campania i primi sporteli "anti Gori". L'iniziativa è del MoVimento 5 Stelle che domani, 10 novembre, la presenterà in una conferenza stampa al Consiglio regionale a Napoli, alla quale, oltre ai sette consiglieri del M5S, parteciperanno il parlamentare Luigi Gallo e il consigliere comunale di San Gennaro Vesuviano, Andrea D'Alia.

«Gli sportelli anti-Gori aiuteranno i cittadini a difendersi dai casi di abuso della Spa e rispondono al bisogno di trasparenza e chiarezza - scrive in una nota il deputato Luigi Gallo -. La Gori ha una gestione fuori controllo:  nonostante il parziale condono del debito per milioni di euro, vero e proprio regalo della Giunta Caldoro, ha già accumulato un ulteriore passivo nei confronti della Regione Campania di oltre 92 milioni di euro, come emerso solo grazie a una denuncia dei consiglieri regionali del M5S. Più in generale - prosegue il parlamentare pentastellato -, l’iniziativa s'inquadra nella mobilitazione  del M5S e dei comitati per contrastare la “nuova” legge di riordino del servizio idrico regionale che entro giovedì la Commissione Ambiente licenzierà per poi approdare nella successiva seduta del Consiglio regionale e che va contro la richiesta di 'acqua pubblica' voluta dai cittadini. Nonostante De Luca solo pochi mesi fa avesse ribadito e promesso di affidare il servizio di gestione idrica al pubblico e di ribaltare il piano di Caldoro, procede in assoluta continuità con la Giunta Caldoro. L’assessore e vice presidente Fulvio Bonavitacola, infatti, ha presentato una proposta di legge che è l’imbarazzante fotocopia di quella di Caldoro.  Il M5S critica con forza l’impianto della legge, ritenendola su molte parti vaga e pericolosa.  Nelle pieghe degli articoli si nascondono insidie che minacciano seriamente di stravolgere, in sede di delibera e regolamentazione, l’esito del referendum del 2011: l’acqua è un bene pubblico. De Luca insomma - conclude Gallo -, contraddicendo se stesso ed i suoi spot auto promozionali, vuole imporre una gestione privatistica e accentrata dell'acqua, obbligando di fretta e furia Commissione e Consiglio a un tour de force per scongiurare il commissariamento».

Nei giorni scorsi, i vertici dell'azienda idrica che gestisce il servizio nei 76 Comuni dell'ATO 3 Campania, aveva a sua volta stigmatizzato l'atteggiamento dei "grillini". «Quanto alle solite litanie sul debito Gori - ha affermato il presidente Amedeo Laboccetta -, che riguarda anche altri gestori come l'Abc di Napoli, stranamente 'graziati' però dalle invettive grilline, ribadisco ancora una volta l'invito ai consiglieri regionali pentastellati: venite nella nostra sede, a Ercolano, e vi mostreremo carte alla mano che vi sbagliate. Questo invito vale - ha concluso il presidente Gori - ovviamente solo se siete interessati alla verità e non alle polemiche di retrobottega».