E' il Grande Fratello di Torre Annunziata. Oltre cento telecamere (di cui 22 collocate tra lo stadio Giraud e nei dintorni) sparse da nord a sud della città, attive 24 ore su 24 e sette giorni su sette, che garantiscono una copertura del 90 per cento del territorio.

Parliamo del sistema di videosorveglianza che ha la sua centrale operativa presso il Comando della Polizia Municipale.

I dispostivi sono altamente teconologici, in digitale, capaci di riconoscere le targhe delle vetture anche ad elevata distanza. Tutte le telecamere sono brandeggiabili, ovvero garantiscono una visione a 360 gradi grazie alla loro rotazione.

Due addetti che monitorano costantemente i numerosi punti della città in cui sono installate.

Un sistema costato 250 mila euro e all'avanguardia.

E' quanto illustrato dal sindaco Giosuè Starita e dagli assessori Fausta Cirillo (Personale) e Michele Pagano (Sicurezza e Viabilità), e dal vice comandante dei caschi bianchi oplontini, Enrico Ambrosetti.

Grazie alle telecamere è possibile "cogliere in flagrante" soprattutto coloro che sversano illecitamente i rifiuti in strada. Visionando i filmati se ne contano numerosi, molti dei quali provenienti da fuori città.

Gli occhi elettronici hanno consentito, solo in questo primo scorcio del 2016, di individuare 25 trasgressori, debitamente verbalizzati. Persone che lasciano di tutto sui marciapiedi: dai contenitori delle pizze ai materassi, oltre alla semplice immondizia.

Per i non residenti, la sanzione è pari a 174 euro. Per i residenti, a 91 euro. Basta poco per individuarli. Zoom sulla targa, con il sistema che la riconosce in tempo reale segnalando l'individuo a cui è intestata la vettura. E così scatta la multa. Nella sala comando vengono redatti i verbali con tanto di immagini allegate. Se non vengono pagati, c'è l'ingiunzione e, in ultimo, la messa a ruolo con la società di riscossione che provvederà ad introitare la somma (comprensiva, ovviamente, della mora).

Lo scorso anno furono 60 i verbali elevati, 250 nel biennio 2013-2014.

Gli occhi elettronici sono importanti anche per le attività di Polizia Giudiziaria. Le immagini, infatti, nei casi di eventi criminali, vengono acquisite direttamente dalle forze di Polizia.

«La videosorveglianza è uno strumento non solo di repressione di certi fenomeni ma anche e soprattutto di prevenzione per le forze dell'ordine - commenta il sindaco Starita -. Dieci episodi criminosi sono stati risolti grazie alle visione dei filmati delle telecamere. In tal modo si crea nel cittadino una maggiore percezione della sicurezza, indispensabile per rendere la città sempre più attrattiva sul piano turistico e culturale. La videosorveglianza - prosegue il primo cittadino - si inserisce in un contesto più ampio di rivalutazione del territorio, ed in special modo delle sue aree considerate più a rischio. Nel quartiere Penniniello, come nel Quadrilatero delle Carceri, stiamo mettendo in atto interventi di riqualificazione che accrescono proprio quella percezione di sicurezza di cui hanno bisogno i cittadini ed i visitatori».

«Molto presto altre dieci telecamere saranno attive anche nel rione Penniniello - spiega l'assessora Cirillo -. E con il trasferimento del Comando di Polizia Municipale, il quartiere diventerà sempre più sicuro. A breve - conclude la Cirillo - grazie a nuovi investimenti, riusciremo a garantire la videosorveglianza sull'intero territorio comunale».

Sul fronte degli sversamenti illegali di rifiuti, l'assessore Pagano sottolinea come «sia stata approntata una nuova squadra di ispettorato ambientale che vede coinvolti i vigili urbani e gli addetti della PrimaVera. Spesso i conferimenti abusivi si verificano di notte, quando i controlli diretti (con il personale della Polizia Municipale, ndr) non sono possibili. Tuttavia, grazie alle telecamere, possiamo scovare i trasgressori e sanzionarli. Mi appello al senso civico delle persone - continua Pagano - affinché rispettino gli orari e le modalità di deposito dei rifiuti. Occorre educare la gente a comportarsi civilmente».

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