A cura della Redazione

Pubblichiamo la missiva a firma di Filippo Esposito, vice presidente della sezione di Legambiente "Giancarlo Siani" di Torre Annunziata. La sua è una denuncia dell'inciviltà imperante che contraddistingue molti cittadini.

 

Scrivo questa lettera non solo in veste di vice presidente di Legambiente sezione Torre Annunziata, ma anche da cittadino che ama la propria terra e che vorrebbe vedere la sua città pulita perché una città pulita è più bella, più vivibile e più salubre.

Confesso che questo mio è uno sfogo dettato dall’indignazione nel vedere tuttora la stragrande maggioranza dei torresi non avere il minimo senso civico che consiste nel buttare i rifiuti negli appositi cestini.

Non è possibile che, per fare degli esempi, nella zona del porto, dove ci sono tutti quei chioschetti, le persone gettino a terra i torsi delle spighe. E il bazar dell’incuria è purtroppo molto vasto perché tra i rifiuti troviamo anche lattine di coca cola, bicchieri di plastica, cartacce, ecc..

Poi, se ci spostiamo nella villa comunale, troviamo lo stesso brutto spettacolo con bottiglie di vetro, rimasugli di noci e pistacchi, carte e secchielli dei gelati e altra spazzatura.

Anche sul Corso, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, c’è tantissima spazzatura per strada che addirittura si accumula anche negli angoli. Poi potrei parlare della "curva" di via Gino Alfani o delle spiagge pubbliche, ma è inutile che io continui quest’elenco perché questo è un problema che riguarda in generale tutta Torre Annunziata.

Perché ce l’ho con i cittadini? Perché, nonostante ci siano i cestini e nonostante il lavoro di spazzini e operatori ecologici, il cittadino non contribuisce a mantenere pulito ma sporca talmente che in pratica viviamo sempre nella sporcizia.

Quando, anche a Torre Annunziata, ci sarà questa famosa rivoluzione culturale che consiste nel fatto che il cittadino invece di sporcare contribuisce a tenere pulito gettando i rifiuti negli appositi cestini?

Invece di accrescere la nostra coscienza civica, siamo ancora legati alla cattiva abitudine del lamentarsi senza mai fare niente. Dopo tanti anni di esperienza sul campo, posso con certezza affermare che alle iniziative di volontariato per pulire strade, giardini e spiagge i cittadini che accorrono con amore ed entusiasmo sono veramente troppo pochi.

Concludo con un appello ai cittadini: bisogna che siano più attenti all’ambiente, che capiscano che devono contribuire a mantenere la città pulita e che capiscano che non devono delegare la pulizia della città solamente al Comune ma che una città diventa pulita quando ogni cittadino si assume con responsabilità i propri doveri civici.

Filippo Esposito

Vice presidente di Legambiente sezione G. Siani – Torre Annunziata