A cura della Redazione

Auto rotta, poi rubata. Infine le valigie sottratte dalla vettura. 

Tutto ciò è capitato ad Acerra ai danni di Carmela Sermino, sotto la sua casa. Poco più di un anno ma tre episodi che potrebbero celare il disprezzo per l'impegno contro le mafie della donna di Torre Annunziata, trasferitasi ad Acerra, insieme a sua figlia Ludovica, dopo l'omicidio del marito Giuseppe Veropalumbo (al quale è intitolata la sezione acerrana di Libera).

L'uomo, appena 30 anni, fu ucciso nella città oplontina la notte del 31 dicembre 2007 da un proiettile vagante esploso durante i "festeggiamenti" per l'arrivo del nuovo anno. E proprio nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 39esimo compleanno (l'11 agosto), si è verificato l'ultimo di una serie di atti, puntualmente denunciati, che lasciano perplessi e sui quali indagano i carabinieri.

Sui social Carmela ha ricevuto la solidarietà di tantissime persone, che hanno manifestato la loro vicinanza a una donna che, a seguito della tragedia che l'ha colpita, ha fatto dell'impegno civile una delle sue ragioni di vita, insieme alla figlia e alla voglia di battersi per scoprire un giorno (forse) chi sia stato l'assassino (o gli assassini) di suo marito.

Carmela oggi è presidente dell'Osservatorio sulla Legalità del Comune di Torre Annunziata e socio del presidio oplontino di Libera intitolato a Luigi Staiano e Raffaele Pastore. Il suo referente, Michele Del Gaudio, ha espresso parole di condanna riguardo a quanto accaduto.

"Ormai non può trattarsi di coincidenze, ma di un disegno criminale di intimidazione - scrive l'ex magistrato e parlamentare -. Cara Carmela, siamo al tuo fianco! Ti preghiamo di continuare ad avere il coraggio, la determinazione, la voglia di costruire giustizia in una terra troppo spesso ingiusta. Un abbraccio anche alla piccola e dolce Ludovica, a mamma e a Peppe, che ha appena compiuto 39 anni!".

 "C'è chi non appezza il tuo impegno civile, sei una donna forte e coraggiosa, ti esprimo la mia solidarietà"; "Mi dispiace per questi atti di aggressione che ti colpiscono. Ti esprimo piena e totale solidarietà... un abbraccio"; "Da acerrana ripudio certa gente che ignora cosa significa vivere e lasciar vivere in pace! Sei amata Carmela da moltissime persone qui... mi dispiace... anche questa passerà". Sono solo alcuni dei numerosi post inviati a Carmela sul suo profilo Facebook.

Solidarietà a Carmela la esprimiamo anche noi della Redazione.

"Grazie sento la vicinanza di tutti", ha risposto Carmela.

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