A cura della Redazione

Secondo i dati di una ricerca di mercato condotta da IRI Infoscan Census e riferita al 2016, il mercato della frutta secca continua il suo trend positivo con numeri molto interessanti.
Le vendite a valore si attestano a 625 milioni di euro (+ 9,4% rispetto al 2015), mentre le vendite a volume hanno raggiunto le 52.460 tonnellate (+ 4,4% rispetto all'anno precedente).
Di questo importante quantitativo, il 12% è consumato dai salutisti ed è quindi associato a finalità dietetiche o semplicemente legate al benessere. Di questa percentuale il 4% è consumato sotto forma di snack fuori pasto e la tipologia di frutta preferita in questa fascia di consumo sono le le prugne disidratate e denocciolate.
Le altre modalità sono così ripartite: il 32% è associato agli aperitivi; il 29% a ricette di cucina; il 21% alle festività natalizie; il 2% alla pasticceria.
Secondo un'altra ricerca condotta da Astra Ricerche, a sorpresa i maggiori consumatori sono i ragazzi molto giovani (fascia di età dagli 11 ai 14 anni), dei quali il 42,8% consuma frutta secca con guscio più volte alla settimana, mentre il 30,7% predilige quella disidratata.

A confermare i già noti effetti positivi della frutta secca/disidratata sulla salute vi è un altro studio condotto dall'American Pistachio Growers, l’associazione che rappresenta i coltivatori di pistacchio degli Stati Uniti, che ha posto l'accento in particolare sul benessere psicologico.
Sembrerebbe che da questo punto di vista, il pistacchio sia un vero toccasana in quanto agirebbe sull'umore e sul nervosismo, soprattutto quando a condizionarli negativamente sono fattori esterni, come la cupezza del clima invernale che in molte persone causa una specie di tristezza stagionale. Ebbene, sembra che coloro i quali consumano abitualmente pistacchi riescano a reagire meglio e a superare l'inverno con uno stato d'animo più allegro e reattivo.