Emergono nuovi inquietanti scenari dopo il crollo della palazzina di Rampa Nunziante che ha causato la morte di otto persone. Durante un servizio realizzato ieri dal TGR Campania, è stata raccolta la testimonianza di uno dei potenziali acquirenti di un appartamento situato al primo piano dell’edificio.

«Dopo aver inoltrato la proposta di acquisto al proprietario – spiega Mario De Camillis –  iniziai la procedura per accedere al mutuo presso un istituto di credito tramite un consulente finanziario presentatomi dal venditore. Come da prassi fu effettuata una perizia da parte del tecnico di fiducia della banca che diede, in seguito, esito negativo perchè accertava che il palazzo aveva problemi e rischi di stabilità.  Nella mia buona fede mai avrei potuto sospettare che questa vicenda presentasse così tante incognite. Provai un certo disappunto nei confronti di chi, forse, mi aveva proposto un affare senza accertarsi o senza informarmi del fatto che esistessero dei problemi alla base. Successivamente – prosegue - notai che l’appartamento era stato venduto perché transitando in zona vidi che erano iniziati dei lavori di ristrutturazione».

Si dice che proprietari dell’appartamento in questione siano professionisti molto noti a Torre Annunziata. «Credo che godano di una certa fama – conclude De Camillis -. Ma non credo sia né il luogo né il momento per fare i nomi, sarà la magistratura ad occuparsene».

A tre giorni dal crollo della parte posteriore della palazzina di Rampa Nunziante, sarà compito della magistratura fare piena luce su una vicenda che sta assumendo connotazioni sempre più allarmanti e nebulose.

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