A cura della Redazione

Venticinque anni e non li dimostra. Nel 1993 nasce l’Aicovis, l’Associazione Italiana contro la Violenza negli Stadi, presieduta dal dinamico presidente Rosario Iannucci.

«Era il maggio del 1985 quando dall’Heysel, più che ad una partita di calcio, sembrava assistere ad una guerra vissuta in prima linea. Decisi allora di agire - ricorda Rosario Iannucci -. Era il momento di dare una scossa alle coscienze degli italiani. E allora perché non cercare di contenere ancor di più la violenza sui campi di gioco (e non) puntando e scommettendo sull’educazione, la prevenzione e la repressione? E’ nata così l’idea di costituire, insieme ad altri amici, un’associazione che affrontasse tale problematica - prosegue Iannucci - e che avesse come obiettivo principale la diffusione della cultura della non violenza negli stadi attraverso una serie di iniziative nelle scuole e non solo».

Un progetto che ha avuto il suo culmine nel primo libro dedicato all’educazione allo sport che aveva avuto già l’imprimatur dell'allora ministro Melandri, il 12 marzo 2008, quando Iannucci fu invitato a partecipare alla conferenza convocata per dare una scossa al mondo del calcio sconvolto dalla morte del poliziotto Filippo Raciti.

«Il primo "esame" fu la mostra fotografica nella palestra dello Stadio Giraud di Torre Annunziata - continua Iannucci -. Fu il trampolino di lancio che mi spinse negli istituti di tutta la Campania. Ma il mio ricordo più caro e commosso è legato a due eventi: Il Giubileo dello Sport a Roma, quando regalai la maglia dell’Aicovis a Papa Wojtyla. e il convegno all'Istituto Bartolo Longo di Pompei. Come è nata la collaborazione con la Gazzetta dello Sport? Il filo che mi lega al più grande quotidiano sportivo nazionale s’intrecciò nove anni fa. Telefonai alla redazione napoletana e così riuscii a stabilire il contatto con la direzione milanese guidata all'epoca da Candido Cannavò, Chiesi il patrocinio per organizzare la mostra fotografica. Dopo una settimana arrivò il via libera e con esso tutto il materiale necessario per allestire gli stand e la scenografia».

Non si contano le iniziative intraprese dall’Aicovis in questi venticinque anni di impegno civile. Manifestazioni contro il bullismo nelle scuole; la “Befana solidale” per i bambini ricoverati negli ospedali; il Festival del Calcio, con tour itineranti e la premiazione delle città fair-play; la donazione di uova di Pasqua per i ragazzi autistici.

«Per il 25esimo anniversario della nascita dell’Aicovis - conclude Iannucci - stiamo realizzando un documentario che testimonia l’attività dell’Associazione, i vari progetti portati avanti, le manifestazioni, gli incontri con gli studenti, con personalità del mondo politico, sociale e dello sport. E presenteremo questo documentario a Torre Annunziata nel giorno dei festeggiamenti della ricorrenza, che si terrà tra qualche mese».

(nella foto, Ciro Immobile, attaccante oplontino della Nazionale italiana e della Lazio, con il presidente Rosario Iannucci)

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook