A cura della Redazione

Trasporto, partecipazione e commozione. Questi i sentimenti che hanno pervaso tutti i presenti alla commemorazione della strage di Capaci, attentato dinamitardo che il 23 maggio del 1992 stroncò la vita del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre uomini di scorta. 

Alla cerimonia, svoltasi nei locali della palestra dell’ex plesso scolastico del Parco Penniniello a Torre Annunziata, erano presenti i rappresentanti dell’Amministrazione comunale - in primis il sindaco Vincenzo Ascione -, le autorità civili, militari e religiose,  i dirigenti scolastici degli istituti del territorio, diverse delegazioni di studenti e tantissimi cittadini comuni. 

La commemorazione ha avuto inizio con il corteo dei partecipanti, che dall’ex scuola si è portato alla stele dedicata alla memoria del magistrato palermitano. Qui il sindaco Ascione, accompagnato dal picchetto d’onore dei carabinieri, ha deposto una corona di alloro ai piedi dell’obelisco, mentre si levavano le note di tromba del “silenzio militare”. 

La cerimonia è proseguita all'interno dell'aula magna dell'ex scuola del quartiere. Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte degli studenti del Liceo Musicale “Pitagora-Croce”, è stato proiettato un video molto toccante che ha ripercorso il vissuto di Giovanni Falcone dentro e fuori dal Palazzo di Giustizia di Palermo. 

Significativi gli interventi delle autorità militari e religiose del territorio che hanno ricordato, con diverse sfumature, quel tragico giorno di ventisei anni fa. 

C’è stato, infine, un riconoscimento formale del sindaco Ascione nei confronti della dirigente scolastica Rita Iervolino e degli studenti della classe V A - AFM dell’Istituto “Ernesto Cesàro-Vesevus” di Torre Annunziata, per avere - questi ultimi - sollecitato un intervento presso l’abitazione di una loro docente di cui non si avevano notizie da 48 ore, salvandole la vita. L’Amministrazione comunale li ha omaggiati di una targa, pergamene e medaglie personalizzate a testimonianza del nobile gesto compiuto. 

«La sensibilità, l’umanità e la nobiltà d’animo dimostrata da questi giovani deve rappresentare un esempio al quale tutti noi dobbiamo guardare con rispetto ed ammirazione - ha affermato il primo cittadino -. Il loro nobile comportamento fa accrescere in noi la consapevolezza che nessuno deve essere lasciato solo. Adesso tocca alla politica. C’è tanto da fare, ma giunta e consiglio comunale lavoreranno in sinergia per restituire al popolo torrese una città di cui possano andare fieri. Un ringraziamento speciale - conclude Ascione - va al dott. Nicola Anaclerio, coordinatore dell’Ambito NA30, e all’assessore alle Politiche Sociali, Stefano Mariano, la cui forte dedizione e attaccamento al territorio ha consentito che questa giornata commemorativa si svolgesse nel migliore dei modi». 

L’evento commemorativo si è concluso con una partita di calcetto tra ragazzi del quartiere organizzata dalla Casa Salesiana “Don Bosco”. 

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook