A cura della Redazione

Pugno duro del presidente della Regione Campania contro quei genitori che non vaccinano i loro figili. Intervenendo sul provvedimento del Parlamento che posticipa di un anno l'obbligo delle vaccinazioni per i bambini frequentanti le scuole, Vincenzo De Luca paventa la la «possibilità di norme legislative autonome in relazione alla necessità di mantenere gli obiettivi. Partirà un'ulteriore verifica attenta dell'Anagrafe delle vaccinazioni - dice -. Le famiglie inadempienti saranno escluse da misure sociali di sostegno che rientrano nelle competenze della Regione, a cominciare dal contributo per gli asili nido».

In relaizone alla scelta del Parlamento, poi, De Luca sostiene di essere «nettamente contrario. Si rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili, e soprattutto di far arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini. Non arretreremo di un millimetro - ha concluso - per mantenere alti i livelli di vaccinazioni in Campania».

Intanto. sulla questione è intervenuta anche la ministra della Salute,  Giulia Grillo: «Rispetto alla proposta di iniziativa parlamentare e, non governativa, lo sottolineo a scanso di ogni equivoco, che proroga i termini già previsti dal decreto Lorenzin, ribadisco che i bambini dovranno continuare a essere vaccinati e i genitori dovranno ancora presentare le certificazioni. È stata sospesa per un anno una delle tre forme sanzionatorie previste dalla stessa legge, che prevede il non accesso dei bimbi non vaccinati agli asili nido e alle scuole materne. Nessun passo indietro sull’obbligo vaccinale. Insieme al ministro dell’Istruzione, garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale. In questo modo dando la priorità a chi non può scegliere rispetto a chi può scegliere di vaccinarsi e decide comunque di non farlo. È inoltre allo studio dei parlamentari - conclude - un disegno di legge che prevede un obbligo flessibile nel tempo e nello spazio».

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