Studi dei medici di famiglia chiusi durante le festività natalizie, «si va verso la catastrofe». L'allarme viene lanciato da Corrado Calamaro e Luigi Sparano, vertici provinciali napoletani della Fimmg (il sindacato dei medici di Medicina Generale), che si interrogano su una situazione che si annuncia drammatica, «ma che nessuno tra i “decision maker” ha voluto affrontare. Siamo sconcertati per la totale assenza di programmazione, che quest’anno porterà a 10 giorni di mancata assistenza sul territorio e il conseguente possibile sovraffollamento dei pronto soccorso. Da 21 al 31 dicembre - spiegano i due rappresentanti sindacali - gli studi dei medici di medicina generale resteranno chiusi. Più volte abbiamo cercato un dialogo con le Istituzioni regionali chiamate a governare queste situazioni, ma senza riscontro. Possibile che qualcosa di tanto prevedibile come un calendario possa diventare emergenza?».
I medici di famiglia sottolineano come «in un piano serio di programmazione non si può non tener conto di una tale eventualità. Non è possibile lasciare la cittadinanza abbandonata a se stessa in periodo di festività e ad un passo dal picco influenzale. La catastrofe assistenziale è dietro l’angolo».
Tra giorni festivi e prefestivi, e in totale assenza di un qualsiasi accordo su possibili eccezioni, la situazione assistenziale in Campania rischia di diventare dunque bollente, e si potrebbe generare un vero e proprio effetto domino sui pronto soccorso degli ospedali. «Come era facilmente intuibile, in questi giorni i nostri studi si stanno riempiendo di pazienti - evidenziano ancora Calamaro e Sparano -, molti dei quali con complicanze anche importanti legate a virosi e influenza. Cosa faranno i nostri pazienti quando avranno bisogno del medico di famiglia e troveranno gli studi chiusi? Correranno in ospedale».
I medici di famiglia avvertono che «uno degli errori più gravi che si possano commettere è quello di sottovalutare l’intensità dell’influenza di stagione». «L’esperienza dello scorso anno sembra non aver giovato: ci si attendeva una stagione influenzale di media intensità e invece è stata una delle più dure degli ultimi anni». Molto dipenderà anche dal meteo, se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente la situazione andrebbe peggiorando.
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