A cura della Redazione

Uno strumento di raccordo tra Amministrazione comunale e piccoli imprenditori che gestiscono attività commerciali sul territorio. Un modo per tenere sempre aperto il dialogo tra il Comune e gli operatori del commercio, il principale motore dell'economia locale a Torre Annunziata.

Con queste finalità nasce la Consulta delle Attività Produttive, il cui statuto - sotto forma di bozza - verrà sottoposto al vaglio di imprenditori, commercianti e artigiani, chiamati questo pomeriggio a discuterne e ad approvarlo. L'incontro - di cui si è fatta promotroce l'associazione Libera guidata da don Ciro Cozzolino - si terrà alle 15.30 presso la parrocchia della SS. Trinità di via Gino Alfani 

La Consulta del commercio, delle imprese artigianato e turismo - come è stata ribattezzata - ha lo scopo di dar voce a quei commercianti che ogni giorno devono fare i conti con la crisi economica, e che nonostante tutto vanno avanti. L'organismo, infatti, «intende promuovere progetti, iniziative, eventi attinenti il settore delle attività produttive; favorire la migliore fruzione da perte degli utenti-clienti e valorizzare l'offerta di beni e servizi da parte degli operatori economici; elabora e sviluppa politiche legate ai diversi settori commerciali; fornisce supporto e consulenza all'Amministrazione comunale al fine di approntare tutte quelle iniziative tese ad un efficiente ed efficace sviluppo delle attività produttive», si legge nella bozza di statuto.

Ancora da decidere il numero dei componenti. Stabilite però le figure che ne faranno parte: il sindaco o un suo delegato, con funzioni di presidente; il presidente o un membro della I Commissione consiliare; l'assessore al Commercio;  il dirigente del SUAP, lo Sportello Unico del Comune inerente le Attività produttive. Ci sono poi i rappresentanti delle diverse tipologie di attività: commercio al dettaglio, somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristorazione); industria e artigianato, di cui almeno due localizzati nell'ex area industriale; acconciatori/barbieri; attività di estetista; stabilimenti balneari; aziende turistico-ricettive; aziende agricole/agrituristiche; autotrasporto pubblico (taxi e autonoleggio). La Consulta avrà sede presso la Casa comunale e dovrà essere convocata almeno tre volte all'anno. 

L'impegno dunque è quello di rilanciare un settore che, sebbene sia quello trainante dell'economia locale, vive in costante emergenza. Tra recessione economica e piaga del pizzo. In questo contesto, così complesso, la Consulta punta a creare un punto di incontro tra le due realtà - politica/amministrativa e commercio - che necessariamente dovranno collaborare per evitare il "baratro" sociale ed economico.

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