A cura della Redazione

Il Comitato di liberazione dalla camorra di Torre Annunziata, costituitosi il 10 settembre scorso, prende posizioni contro l’Amministrazione comunale dopo che una sua rappresentanza aveva incontrato, lo scorso 12 ottobre, lo stesso sindaco Vincenzo Ascione per denunciare alcune criticità presenti sul territorio. 

“Il nostro grido è stato accolto da una parte dello Stato: magistratura e forze dell'ordine con azioni concrete e visibili sono impegnate nel ripristino della legalità sul territorio di Torre Annunziata, così non possiamo affermare per l'Amministrazione comunale – si legge in una nota -. Non sono servite a nulla, le sollecitazioni, gli incontri, l'ultimo il 12 ottobre, constatiamo il totale immobilismo del Comune. Avevamo esercitato, nonostante tutto, un'apertura di credito su tre punti: vigili urbani, beni confiscati e impianto di videosorveglianza. Registriamo che puntualmente gli impegni sono stati disattesi, i tempi si allungano ed i risultati tardano ad arrivare. La paralisi amministrativa è totale. Nel frattempo nuove inchieste giudiziarie colpiscono il Comune mentre la Commissione d'accesso indaga. Prendiamo atto che il sindaco ed i componenti della giunta non sono interlocutori affidabili, auspichiamo che quanto prima Torre Annunziata volti pagina. Il tempo è scaduto – conclude la nota -. C'è una città che ha bisogno di una nuova classe dirigente e di politici all'altezza delle sfide del futuro”.

(Nella foto, una manifestazione del Comitato in via IV Novembre a Torre Annunziata)