A cura della Redazione

Torna questa sera in tv su Rai 2 la trasmissione Belve, il talk show tutto al femminile, nel quale la giornalista Francesca Fagnani intervista donne dello spettacolo e dello sport, per “tirare fuori” la belva che è in loro.

Questa è infatti una delle prime domande che la giornalista pone alle sue ospiti: “Che belva sei?”.

E stasera vedremo come risponderà la campionessa olimpica di pugilato Irma Testa che, in un’intervista intima e toccante, racconterà se stessa di fronte alle telecamere della Rai.

La medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo affronterà gli aspetti più privati della sua vita: dalla sua infanzia e adolescenza a Torre Annunziata, dove è nata e a cui è tuttora molto legata, al dolore per l’assenza di una figura paterna nella sua vita, dalla sconfitta alle Olimpiadi di Rio, sino all’argomento più spinoso, ovvero il suo orientamento sessuale.

Irma Testa ha fatto già da qualche anno coming out dichiarandosi omosessuale e la Fagnani osserva come la sua confessione abbia fatto molto scalpore.

E la campionessa risponde così: “Se fa notizia vuol dire che ancora non è normale. Da molti non è considerato normale essere omosessuale soprattutto quando sei un’atleta. Io lo sapevo che avrebbe fatto notizia, infatti l’ho fatto solo dopo una medaglia olimpica, che in qualche modo ti mette al riparo. Nessuno può toccare la Irma atleta dopo una medaglia olimpica”.

Quindi aveva paura che una confessione tanto forte l’avrebbe indebolita?”, incalza la Fagnani. La pugile risponde perentoria: “Si. Nel mondo dello sport è ancora difficile parlare di omosessualità. Gli atleti sono considerati come persone perfette. Essere omosessuale è un'imperfezione e io ho sempre avuto paura di mettere a rischio la mia immagine”.

La campionessa di Torre Annunziata, tuttavia, chiarendo che le definizioni in merito all’orientamento sessuale siano “una gabbia”, non esclude che in futuro, nella sua vita possa esserci un uomo.

Ritornando poi alla questione Olimpiadi, Irma Testa definisce “una ferita ancora aperta” quelle di Rio, mentre, per la competizione di Tokyo, con grande pacatezza e sincerità, l’atleta confessa che avrebbe senza dubbio meritato l’oro.