Chiude il Politeama, l’ultima sala cinematografica ancora rimasta a Torre Annunziata. A febbraio scorso la proiezione dell’ultimo film, da allora solo rappresentazioni teatrali.

Si pensava che la chiusura fosse momentanea, dovuta ancora agli strascichi della pandemia da Covid. Invece no, con grande amarezza apprendiamo che la chiusura è definitiva.

“La gente non viene più al cinema – afferma Salvatore Casotti, proprietario del Politeama, a cui è andata la gestione dopo la morte della madre Maria Leveque a marzo del 2013 -. Nelle ultime settimane di apertura abbiamo staccato solo pochi biglietti al giorno. Ho resistito fin quando ho potuto, poi ho dovuto dire basta. Neppure la ristrutturazione operata nel 2013, con la ripartizione di tre sale (Didì, Vavà e Pelè) è riuscita a fermare l’emorragia di spettatori, che nel corso degli anni hanno affollato sempre meno le sale cinematografiche. La pandemia, poi, ha dato il colpo fatale ad un’attività che ha resistito per oltre un secolo”.

Già perché il cinema Politeama venne inaugurato nel 1908, anche se allora si chiamava Politeama-Corelli di proprietà appunto della famiglia dei pupari. Infatti sin dal 1880 vi era un teatro di pupi appartenente a Nicola Corelli, in via della Fortuna. Col tempo gli spettacoli dei pupi, 3 o 4 alla settimana, attiravano sempre più pubblico a tal punto che Corelli dovette dar vita a veri e propri tour e portare in giro per il Mezzogiorno i suoi pupi e le storie delle quali essi erano protagonisti.

Agli inizi del XX secolo l’idea di realizzare il teatro Politeama, con interni tutti in legno, che poi successivamente passò nelle mani della famiglia Casotti.

Così nella città della pasta e del mare, da sempre votata all’arte e allo spettacolo chiude l’ultima delle quattro sale cinematografiche della città: Metropolitan, Savoia, Moderno e Politeama.

La speranza è che il Politeama continui a vivere almeno come teatro. A tal proposito facciamo un appello alla Commissione straordinaria: mantenga in vita la rassegna teatrale (di Compagnie professioniste e amatoriali) che da decenni si svolge al teatro Politeama. Dia il suo contributo per mantenere in vita una tradizione, la rassegna, che risale alla fine del secolo scorso. Aiuti a non fare abbassare definitivamente il sipario dell’ultimo baluardo di cultura rimasto a Torre Annunziata.