A cura della Redazione

Pubblichiamo la lettera che la prof. Mirella Azzurro, Presidente Archeoclub d’Italia - sede di Torre Annunziata “Mario Prosperi”, ci ha fatto pervenire in merito alla chiusura del Musedo dell'Identità a Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata:

"Sono delusa, e con me i rappresentanti delle altre associazioni che hanno partecipato giovedì scorso all’incontro con il Commissario prefettizio. Delusa non perché non siano state apprezzate le nostre proposte di eventi da organizzare nei prossimi mesi, anzi il Commissario ha mostrato interesse per le nostre attività e ha intenzione di preparare per l’estate 2023 una serie di iniziative con la collaborazione delle associazioni culturali del territorio.

Sono delusa perché dall’incontro è emerso che ancora per poco si potrà visitare in Palazzo Criscuolo l’esposizione dei reperti delle ville di Oplontis, ori, sculture e instrumentum domesticum provenienti dalla villa di Poppea e dalla villa di Crassio. Nelle sale espositive dovrebbero, infatti, ritornare gli uffici comunali già trasferiti a Rovigliano per far posto all’arte e alla cultura.

Era stata una grande conquista per la città questa esposizione, inaugurata nel dicembre 2016 e rinnovata di anno in anno col consenso del Parco archeologico di Pompei, la realizzazione del sogno di Mario Prosperi (fondatore e presidente dell’Archeoclub di Torre Annunziata dal 1974 al 2004), e di tanti altri come lui impegnati nel diffondere la conoscenza del patrimonio culturale oplontino per favorirne la valorizzazione. Quante volte avevamo scritto sui cartelloni in occasione di mostre fotografiche “Antiquarium cercasi”! E finalmente preziosi reperti come la Nike acefala, l’Efebo con mantello, il Satiro con Ermafrodito, il fanciullo con l’oca, il cratere neoattico, una coppia di centauri, anfore e balsamari erano usciti dal buio del deposito (presso gli uffici della villa A)  e insieme a collane, bracciali e anelli, parte dei famosi Ori di Oplontis, si offrivano all’ammirazione e allo studio di visitatori, turisti e studenti interessati ed entusiasti.

Perché questa scelta? Perché non puntare ad una maggiore valorizzazione del nostro piccolo ma prezioso “museo”, aumentando il numero dei reperti e incrementando quello dei visitatori, invece di risolvere con la chiusura i problemi relativi al suo mantenimento? Perché non cercare altre soluzioni senza rischiare che i reperti vengano sottratti alla città? Perché fare un passo indietro?

Il Commissario ha parlato di sviluppo di Torre Annunziata legato al turismo, di un polo museale da creare nello Spolettificio, ma finché non sarà realizzato questo polo museale dove saranno esposti i nostri tesori?  I torresi e i turisti potranno ancora ammirarla?".