A cura della Redazione

Giancarlo Siani, 37 anni dopo. Era il 23 settembre 1985 quando il giornalista de Il Mattino fu ucciso dai sicari assoldati dalla camorra. Le sue inchieste scomode, tese a far emergere le commistioni tra politica e criminalità organizzata, soprattutto nella città di Torre Annunziata (da cui era corrispondente per il quotidiano napoletano), ne decretarno di fatto la morte.

A 37 anni di distanza, Giancarlo è stato ricordato a Napoli da istituzioni e rappresentanti del mondo della scuola, della politica e del giornalismo. Alle Rampe Siani - lì dove Giancarlo fu ucciso a soli 26 anni - alla presenza dei familiari e di numerose scolaresche, il sindaco Gaetano Manfredi ha deposto una corona di fiori.

''La morte di Giancarlo è stata una tragedia per tutta la nostra area metropolitana - ha affermato -. L'eredità che ci ha lasciato testimonia come per difendere la democrazia non ci sia alcuno strumento più potente della conoscenza e dell'informazione perché significa creare quel senso di partecipazione democratica rispetto ai mali del tempo presente. In un momento importante per il nostro Paese, con l'imminente scadenza elettorale, riaffermare i principi della democrazia e della partecipazione è estremamente importante e non dobbiamo mai dare nulla per scontato: dobbiamo sempre impegnarci - ha concluso Manfredi - per difendere i principi democratici''.

A ricordare Giancarlo è stato anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con un post su Facebook: "Di Giancarlo Siani, nella percezione collettiva di tutti noi, restano la passione, il coraggio civile, il desiderio di giustizia e di verità - ha scritto il governatore -. A trentasette anni dal barbaro omicidio per mano della camorra, lo ricordiamo sempre con grande emozione e rispetto. La sua storia e il suo impegno professionale vivono oggi in tante iniziative portate avanti dalla Regione Campania per il recupero dei beni confiscati, per la sicurezza, per gli studenti nei quartieri difficili. Ne onoriamo sempre la memoria e lo straordinario esempio di vita per i nostri giovani".

Anche la ministra dell?Interno, Luciana Lamorgese, ha voluto esprimere il suo pensiero su Giancarlo. "Il ricordo della figura e dell’impegno civile del giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra quando aveva soltanto 26 anni, deve essere di continuo stimolo per le giovani generazioni che conoscono poco la sua storia professionale e il suo sacrificio e che credono nel valore della libertà dell’informazione, inteso come baluardo democratico a tutela della legalità e contro ogni forma di criminalità".

(foto Comune di Napoli)