A cura della Redazione

Il 19 aprile di due anni fa veniva brutalmente ammazzato per futili motivi Maurizio Cerrato, 61enne dipendente del Parco Archeologico di Pompei. La sua unica colpa fu quella di aver difeso la figlia Adriana per una lite nata per un posto di parcheggio in via IV Novembre a Torre Annunziata.

Lo ricorda con una nota il Circolo del Pd di Torre Annunziata, a firma del segretario Giuseppe Manto.

“Ricorre oggi l'anniversario dell'omicidio di Maurizio Cerrato - dichiara Manto -. Una ferita che non per la sola famiglia, ma per la Comunità torrese intera, sanguina ancora. Una ferita figlia di una mentalità criminale e violenta, di assassini che senza umanità hanno ucciso un marito, un padre, un uomo.

In questi giorni è stata pronunciata la sentenza per questo efferato delitto, stabilendo colpe e responsabilità per i responsabili.

Il Partito Democratico continuerà con tutte le forze a condannare ogni forma di violenza, e contrastare criminalità organizzata e malaffare che per troppi anni hanno divorato questa città.

Nonostante Il lavoro incessante di Magistratura e Forze dell'Ordine, il cammino da fare è ancora lungo. Ne sono testimonianza i fatti di sangue delle ultime settimane e il cappio della camorra ancora stretto al collo di Torre e dei Torresi.

Una guerra, però, che riusciremo a vincere se, oltre la giusta repressione, sapremo coniugare anche sviluppo, cultura ed inclusione.

Arrivi a Tania e alle figlie di Maurizio - conclude il segretario - forte l'abbraccio di tutta Torre Annunziata, con la consapevolezza che ci avranno sempre al loro fianco”.