Mercoledì scorso, la Commissione straordinaria ha presentato, attraverso i rappresentanti del RTP Costructura Consulting, il Gruppo di professionisti che si è aggiudicato un bando internazionale per 400mila euro, la progettualità per un vasto intervento di riqualificazione urbanistica che nei prossimi anni la città di Torre Annunziata si presterà ad avviare.

Facciamo una premessa. Sicuramente saranno in molti ad essere scettici circa la realizzazione di quanto vi andremo a rappresentare (lo faremo in più step partendo dalla progettualità di viale Marconi e proseguendo poi con la Villa comunale, via Gino Alfani/Rampa Nunziante, Villa del Parnaso, e la penetrazione del porto con gli scavi di Oplonti).  

Sicuramente molti penseranno che tra il dire al fare c’è di mezzo il mare, come ad intendere che è molto più semplice promettere una cosa rispetto al mantenere la promessa stessa. Questo è vero, soprattutto in una città complicata come Torre Annunziata. Ma questa progettazione, peraltro finanziata attraverso il Fondo di rotazione della Regione Campania, rappresenta un primo passo importante verso la città del futuro che tutti vogliamo, in cui turismo ed accoglienza sia i nuovi cardini dello sviluppo locale.

Per realizzare il complesso delle opere che vi andremo a esporre nei vari step è prevista una spesa di 25 milioni di euro. Di questi, 7 milioni già sono stati stanziati per Villa Parnaso. Ne occorrerebbero altri 18 che la Regione è ben disposta a finanziare.

Ora il tutto passa nelle mani di chi amministra e amministrerà in futuro la città. E in questo processo un ruolo importante dovranno assumerlo i cittadini che, attraverso il loro voto, andranno a scegliere i futuri amministratori di Torre Annunziata.

Via Guglielmo Marconi, nuovo Boulevard

Il nuovo progetto indicato ripercorre ciò che era l'area poco prima degli anni Cinquanta del secolo scorso (vedi foto dell'epoca di copertina), un boulevard pedonale, in cui la percorrenza veicolare era tutta spostata verso il lato edificato, mentre a ridosso dei lidi vi era una percorrenza esclusivamente pedonale. Il progetto propone quindi la soppressione della sede carrabile lato mare, per poterne trasformare quella attuale a doppio senso di marcia lato edificato, con la soppressione dei posti auto, che troveranno collocazione in parte su Largo Luigi Manzo, antistante le Terme Vesuviane, in parte all’interno dell’area adiacente la darsena (ex area Damiano), che nelle linee di sviluppo dell’amministrazione sarà un parcheggio interscambio, per una mobilità sostenibile.

La proposta progettuale prevede la rimozione totale dell’asfalto, sia sulla sede pedonale che carrabile, per ospitare nuove stratificazioni drenanti. L’aiuola verde centrale sarà ampliata. Il marciapiede a ridosso dei lidi verrà demolito ed ampliato, fino alla larghezza di 2 metri, per ospitare terreno vegetale per la piantumazione di un mix di essenze erbacee, senza rimuovere le alberature esistenti, con basso fabbisogno di acqua e di manutenzione.

La sede pedonale lato edificato sarà pavimentata in pietra lavica, mentre la sede carrabile, lato mare, sarà asfaltata in calcestruzzo drenante.

Lo spazio antistante il Lido Azzurro, oggi percorribile dai veicoli, con pavimentato in basoli, sarà inglobato dalla stessa pavimentazione ma ad esclusivo uso pedonale, separato dalla carreggiata con dissuasori in pietra lavica, segnandone l’accesso al Boulevard, così come nella foto allegata. L’attuale illuminazione sarà sostituita con un sistema di luci unitario ed integrato con tutto l’ambito urbano, tipologia su palo e del tipo palina bassa, a segnare le percorrenze, gli attraversamenti e le aiuole.

Si ringrazia per la collaborazione l'arch. Gino Di Donna dell'Ufficio Tecnico Comunale, Responsabile Unico del Procedimento (RUP)