“Noi lo chiamiamo nonno tecnologico perché, nonostante l’età molto avanzata, ha imparato subito l’uso del cellulare e tutte le sue funzioni”.

Così mi hanno detto i nipoti Francesco, Maria e Marco nel corso dell’intervista a Francesco Paolo Esposito, che ha compiuto 100 anni il 23 agosto scorso. Nato a Torre Annunziata, è il secondo di cinque figli di Eugenia e Giuseppe, “zio Ciccio”, come lo chiama un’altra nipote che ha il nome della nonna, è sempre in compagnia con l’unico figlio Giuseppe e con la nuora Assunta, che si dedicano a lui con molto amore da quando ha perso la moglie Franca qualche anno fa.

Ma cominciamo dall’inizio e a far parlare il diretto interessato. “Ho frequentato la scuola di avviamento professionale a indirizzo industriale - ci racconta Francesco Paolo - e ho imparato il mestiere di tornitore. Durante la seconda guerra mondiale ho lavorato presso lo Spolettificio Esercito di Torre Annunziata, poi nella Società Elettrica della Campania e, al termine del conflitto, prima presso la fabbrica di pomodori Victoria e dopo sono stato assunto nel 1956 dall’industria farmaceutica Lepetit (ora Novartis ndr) fino alla pensione nel 1981”.  

A coronamento della sua attività e carriera lavorativa è stato anche insignito della “Stella al merito del lavoro” e del titolo di “Cavaliere della Repubblica”.  Ma Ciccio è conosciuto nella nostra città per essere non solo un fedelissimo tifoso del Napoli ma anche e soprattutto del Savoia. “Sono stato sempre un abbonato alla squadra dei Bianchi e ne ho seguito le partite allo stadio fino a qualche anno fa, finché le mie ginocchia non hanno incominciato un po’ a cedere - dice scherzoso il simpaticissimo nonnino -. Pensi che a volte tornavo a casa accompagnato da qualche amico tifoso, ma la mia passione superava la sofferenza”.

Un suo hobby preferito era anche il biliardo: “Frequentavo il circolo A.P. Savoia e partecipavo ai tornei, in cui a volte risultavo anche vincitore”.

La nipote Eugenia, è lei ad avermi contattata per l’intervista, figlia di Guglielmo (unico fratello di Ciccio rimasto in vita, che ora ha 89 anni) e di Pasqualina ci rivela, divertita, a proposito della lucidità mentale dello zio: “Pensi che circa due anni fa, quando una sua nipote doveva comprare casa, le ha dato consigli e informazioni su agevolazioni fiscali e mutuo!”. E a proposito di un vezzo di Ciccio: “Usa la telecamera del cellulare come se fosse il suo giocattolo preferito e ci tiene a farsi i selfie con le persone a lui care”.

A conclusione di questa chiacchierata con Francesco e nipoti, gli ho chiesto dove festeggerà il suo secolo di vita. “Il 2 settembre sarò con i miei parenti al ristorante “I Nobili del Vesuvio”, a Boscotrecase, e spegnerò la candelina sulla torta circondato da tutti loro e con l’unica mia pronipote Arya”.