Casa Marrazzo, storica azienda campana specializzata nella produzione di conserve vegetali e nella trasformazione artigianale dei pomodori, celebra la chiusura della stagione del raccolto con la "Festa di Fine Campagna". Questo speciale evento, radicato nella tradizione e nella cultura locali, è un tributo alla terra e alle sue eccellenze, capace di unire storia, arte e gastronomia in un'unica grande festa.
L’iniziativa si è svolta nella giornata di lunedì 9 settembre. A partire dalle ore 20.00 hanno avuto inizio le celebrazioni presso lo stabilimento di Casa Marrazzo, in via Madonna di Fatima, nella zona industriale di Pagani, con una speciale festa aperta al pubblico, preceduta da un aperitivo al tramonto nei campi, all’ombra del Vesuvio. Durante questa giornata, inoltre, il quadro della Madonna delle Galline è stato portato in processione all’interno dell’azienda come segno di ringraziamento per il raccolto e la produzione di quest’anno. Al corteo hanno partecipato la Famiglia Marrazzo e l'intera filiera produttiva, dai fornitori di semi ai contadini.
"La Festa di Fine Campagna rappresenta per noi un momento di profonda gratitudine e connessione con le nostre radici -, afferma la Famiglia Marrazzo -. Celebrare la fine della campagna conserviera è un’occasione non solo per onorare il frutto del nostro lavoro, ma anche per condividere con la comunità i valori che ci guidano da quattro generazioni: l’amore per la terra, il rispetto per le tradizioni e l’impegno per l’eccellenza. È un evento che ci ricorda quanto sia prezioso il legame tra il nostro territorio e i prodotti che con passione trasformiamo ogni giorno".
La Festa di Fine Campagna ha visto inoltre la partecipazione di illustri chef e pizzaioli, tra cui Andrea Aprea, dell’omonimo ristorante due stelle Michelin a Milano, Peppe Guida, dell’Antica Osteria Nonna Rosa (1 stella Michelin) di Vico Equense (NA), Ciro Salvo, della pizzeria “50 Kalò” a Napoli, Roberta Esposito, pizzaiola e patron de “La Contrada ad Aversa” di Caserta, Giovanni Mariconda, di “Agapè Lounge” ad Avellino, Alessio Malinconico, dell’omonima salumeria di Napoli, e Flora Vitale, figlia di Raffaele Vitale - lo chef architetto che conquistò la stella Michelin con il suo locale “Casa del Nonno 13” a Mercato San Severino (SA) -, al quale è stato dedicato un commosso ricordo per il suo contributo alla valorizzazione del pomodoro San Marzano e del territorio campano e il cui operato verrà proseguito da Flora con l’imminente apertura di “Tredici Tradizione e Cucina Gastro Bistrot” a Gragnano (NA). A completare l’offerta gastronomica ci sono stati anche i dolci firmati da Anna Belmattino, talentuosa lievitista campana le cui creazioni sono incluse ogni anno nella lista dei migliori panettoni stilata dal Gambero Rosso. La serata è stata inoltre allietata dai canti popolari del cantore Vincenzo Romano.
Oltre alle prelibatezze culinarie, tra cui le creazioni degli chef con i prodotti di Casa Marrazzo, i partecipanti hanno potuto immergersi nelle tradizioni locali grazie alle bancarelle tipiche delle feste - con pannocchie, "pero o musso", caramelle e torroni - e alle suggestive luminarie che renderanno la serata ancora più magica.
Un'importante novità di quest’anno è stata l’anteprima della mostra fotografica “La Festa della Madonna delle Galline ‘99”, interamente dedicata alla festa della Madonna delle Galline, la più importante celebrazione per la comunità locale che si tiene annualmente la domenica successiva alla Pasqua e che unisce fede, folklore e cultura. Questa mostra, con un allestimento tratto dalla Collezione del Fondo Cuneo del Museo della Civiltà di Roma, ha offerto uno sguardo unico su uno degli eventi più sentiti e suggestivi di Pagani grazie ai molteplici scatti realizzati in occasione della festa del 1999 dalla celebre fotografa ed etnografa Sabina Cuneo, scomparsa nel 2016, che ha immortalato momenti chiave dell’evento riprendendo con il suo obiettivo le tradizioni che lo caratterizzano. Con questa mostra Casa Marrazzo intende offrire un viaggio visivo attraverso un avvenimento che unisce la comunità e celebra l’identità culturale del territorio.
La "Festa di Fine Campagna" con il suo fitto programma ha rappresentato quindi un’occasione unica per condividere i valori fondamentali dell'azienda che, con i suoi 348 ettari coltivati a pomodoro San Marzano DOP, di cui 30 interessati quest’anno dalla raccolta e dalla trasformazione, produce diversi formati - principalmente quello da 3 kg, destinato alla ristorazione e alle pizzerie, seguito da quello da 1 kg per il mercato americano, e i vasi della linea Collezione, destinata al canale retail, in cui vengono conservati non solo i pelati, ma anche i filetti di pomodoro -, rappresentando un esempio di come l’agricoltura e la tradizione possano unirsi per creare eccellenza. Con questa festa e con i suoi momenti di convivialità e cultura, il brand si è posto l’obiettivo di omaggiare la rete di persone che rendono possibile la magia del raccolto e la trasformazione del pomodoro, simbolo del loro territorio e delle loro radici.