A Torre Annunziata il culto di Maria SS. della Neve anche quest’oggi ha nuovamente dimostrato il suo meraviglioso apice, rinnovando così, a distanza di 202 anni dall’evento vulcanico dell’ottobre 1822, quell’antico voto cittadino.
Il 22 ottobre è un evento che rievoca una fortissima volontà di popolo torrese ed un legame che può definirsi inscindibile con quella sua Sacra Icona Bruna, dal cui volto e gestualità traspaiono sensi di serenità, protezione e commiserazione. Esso è la riproposizione dell’Identità secolare di un popolo. Un aspetto che va conservato e tramandato mantenendolo puro così come è sempre stato, e così come si evince ancora adesso dai tanti volti dei pescatori, dei portatori e di quei fedeli che puntualmente accorrono da ogni dove, profondamente legati a Maria SS. della Neve.
Al via i festeggiamenti religiosi
Alle ore 6,00 di questa mattina il primo mortaio sparato sul molo di ponente del porto ha fatto da apripista ai festeggiamenti religiosi, che - attraverso la solenne processione della Madonna della Neve - ha caratterizzato l’intera mattinata, fino al rientro della Vergine Bruna nella Basilica di piazza Giovanni XXIII della Pace.
Due ali di folla hanno acclamato la Madonna al suo passaggio, portata a spalla dai pescatori oplontini. Poi la tradizionale sosta in piazza Cesaro, dove davanti alla chiesta di Santa Teresa e San Pasquale è stato allestito un palchetto, dal quale hanno preso la parola don Paolino Franzese, rettore della Basilica, il sindaco Corrado Cuccurullo, e il vescovo di Nola Francesco Marino.
L'intervento del sindaco Cuccurullo
Ed è stato proprio del primo cittadino oplontino l’intervento più lungo, pieno di passione davanti ad una folla di fedeli.
“Oggi - ha esordito il sindaco Cuccurullo - ci ritroviamo uniti in una solenne processione, che non è soltanto un momento di preghiera e devozione, ma il ricordo vivo di una promessa, di un voto dell’intera città che ha radici profonde nella nostra storia. Il 22 ottobre 1822 segna l’inizio di un gruppo che è diventata identità irrinunciabile per ciascuno di noi. Quel giorno guidati da don Rocco Bari, un sacerdote accompagnato da un gruppo di coraggiosi pescatori, iniziò il cammino che avrebbe portato la nostra amata città a consacrarsi a Maria Santissima della Neve.
Nonostante le divisioni politiche del tempo - ha proseguito il primo cittadino -, le autorità cittadine si unirono nel riconoscere il voto del popolo, un voto che trascendeva le bandiere sociali, le barriere ideologiche, unendo credenti e non credenti in un unico sentimento di gratitudine verso la Madonna, che mai ci ha abbandonato. Da allora, di anno in anno, la nostra comunità rinnova con devozione quel ringraziamento, celebrando un giorno che è diventato simbolo di unità, di speranza e di fiducia.
Oggi, come sempre da due secoli, la mia amministrazione si unisce in questo atto di ringraziamento. La storia di questa giornata non appartiene solo al passato ma vive in ciascuno di noi, e rappresenta quel legame indissolubile che ogni torrese sente verso la propria città e verso Maria Santissima della Neve. Insieme come comunità rinnoviamo oggi il nostro impegno e la nostra fede affinché questo voto continui a illuminare il nostro cammino, proprio come ha fatto per le generazioni che ci hanno preceduto.
Oggi come allora ci troviamo di fronte a nuovi pericoli: non più la lava e la furia del Vesuvio, ma il degrado e la crisi che attanagliano la nostra città. Ci spaventano, ci intimoriscono. Così come i nostri antenati seppero affrontare con coraggio le difficoltà del loro tempo, anche noi uniti e coesi possiamo superare ogni sfida che il presente ci pone.
Nel 2022, a causa delle difficoltà che tutti conosciamo - ha concluso Cuccurullo -, non abbiamo potuto celebrare i 200 anni di quel voto di popolo che l'amministrazione fece suo e formalizzò. Oggi però siamo qui a rinnovare quella promessa e celebriamo questa giornata solenne.
Maria Santissima della Neve come hai protetto i nostri avi protegge anche noi, rafforza la nostra comunità e guidaci affinché possiamo affrontare insieme ogni sfida con speranza e determinazione”.
Nella serata al via i festeggiamenti civili con tante iniziative lungo i corsi principali della città, affollati da decine di migliaia di persone nonostante la giornata lavorativa.
E la Festa continua...
VINCENZO MARASCO - BENNI GAGLIARDI