Riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase: la presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni si interessa alla vicenda rispondendo, attraverso la sua segreteria politica, alla pec inviata dal “Nucleo Operativo”, il movimento in prima linea per il ripristino del servizio di primo intervento.
A darne conferma è lo stesso presidente del comitato, Bruno Ausiello, il quale afferma che nei prossimi giorni avrà modo di interloquire a telefono direttamente con la premier. "Ho ricevuto una telefonata dalla segreteria della presidenza del consiglio dei ministri la quale mi anticipava un intervento telefonico diretto della premier Meloni sulla vicenda del pronto soccorso di Boscotrecase. La stessa pec è stata inviata anche al sindaco Corrado Cuccurullo - afferma -, ma da lui non abbiamo avuto nessuna risposta. Come pure nessun rappresentante di maggioranza dell'amministrazione comunale è stato presente alla manifestazione di dicembre scorso, adducendo quale motivazione il timore della strumentalizzazione politica".
All’ultima riunione del Comitato presenti alcuni esponenti della minoranza in consiglio comunale di Torre Annunziata e rappresentanti di associazioni locali, oltre al senatore senatore Orfeo Mazzella e l’assessore Salvatore Napodano di Trecase. L’incontro è stato preceduto da un colloquio con il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, il quale ha ribadito ancora un avolta che l’ostacolo principale alla riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase è la mancanza di personale di medicina d’urgenza, e che il problema deve essere affrontato e risolto a Roma.
Intanto la gente è sempre più sfiduciata e lo si nota dall’ultima manifestazione di dicembre organizzata dal Nucleo Operativo, che ha visto la partecipazione di poco più di un centinaio persone. Ma il problema esiste in tutta la sua drammaticità, soprattutto dopo l’apertura del parco commerciale Maximall Pompeii con l’afflusso di migliaia di persone al giorno. I pronto soccorso di Torre del Greco e Castellammare di Stabia ormai sono al collasso e non riescono più a far fronte all’incessante richiesta di interventi.
Il Nucleo Operativo, intanto, sta organizzando una nuova manifestazione per il 25 gennaio, con la speranza che vi sia una maggiore partecipazione affinché giunga alta, in Regione e a Roma, la voce esasperata di migliaia di cittadini del comprensorio, che non chiedono altro di far valere il loro sacrosanto diritto alla salute.