A cura della Redazione

Il 5 giugno 2025 sono trascorsi 30 anni dall’istituzione dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Una tappa importante per la storia di un Ente che da anni è impegnato nella tutela ambientale del nostro del nostro territorio, dove natura, paesaggio, lavoro umano e memoria si intrecciano in modo unico.

È una ricorrenza che Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL vogliono celebrare con rispetto e orgoglio perché il Parco Nazionale del Vesuvio è stato ed è da sempre presidio di legalità, motore di valorizzazione ambientale e culturale, laboratorio di esperienze straordinarie di tutela, promozione e sviluppo sostenibile.

“Questo anniversario - si legge in un comunicato - deve anche essere comunque l’occasione per porre all'attenzione della cittadinanza e di tutti i soggetti competenti, un problema da troppo tempo trascurato: la gravissima carenza di personale dell’Ente. Più e più volte queste OO.SS. hanno cercato di sensibilizzare i Ministeri competenti sulla grave carenza di organico, domande che purtroppo attendono ancora una risposta. Oggi il Parco Nazionale del Vesuvio può contare su solo 13 dipendenti, con un’età media vicina ai 60 anni. Un numero del tutto insufficiente a garantire, in modo strutturato e continuativo, le attività ordinarie e straordinarie che l’Ente è chiamato a svolgere per legge. Non è possibile programmare le diverse attività relative alla tutela della biodiversità, prevenzione degli incendi, gestione del territorio, promozione del turismo sostenibile e dei prodotti tipici, educazione ambientale e partecipazione e attività connesse alla trasformazione digitale dell’Ente senza una adeguata pianta organica. Solo attraverso la presenza quotidiana, la professionalità e la capacità organizzativa dei lavoratori è possibile garantire servizi adeguati”.

Poi l’appello ai Ministeri dell’Ambiente e della Funzione Pubblica. “Il Vesuvio rappresenta un rischio ma è anche una risorsa ambientale ed economica per tutto il territorio Vesuviano sulla quale programmare e investire. A tal fine chiediamo con decisione che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero della Funzione Pubblica si attivino con urgenza per il potenziamento del personale dell’Ente. Serve un piano straordinario di assunzioni, che consenta il ricambio generazionale e che riconosca il valore strategico delle aree protette per il futuro del Paese. Non è sostenibile che le attività del Parco ricadano integralmente sui 13 lavoratori attualmente in servizio. Si tratta di una situazione oggettivamente iniqua, che mette a dura prova la tenuta complessiva del personale.

A tutti loro va il nostro riconoscimento per l’impegno costante dimostrato nel tempo. Con professionalità, senso del dovere e responsabilità, hanno garantito il funzionamento dell’Ente, spesso oltrepassando i limiti imposti dalla cronica carenza di risorse umane. Hanno sostenuto il funzionamento di una struttura complessa, anche in condizioni particolarmente difficili. È tuttavia giunto il momento di affrontare con decisione questa situazione. Occorre definire con chiarezza quale sarà il futuro del Parco Nazionale del Vesuvio. Servono interventi concreti - conclude il comunicato -: nuove assunzioni, sblocco delle risorse da utilizzare per il personale e una prospettiva chiara di riconoscimento, anche giuridico, per chi ha contribuito a mantenere attivo il Parco in questi trent’anni. È necessario che le istituzioni competenti si assumano la responsabilità di garantire continuità e prospettiva a questa realtà. Senza un adeguato rafforzamento del personale, il futuro del Parco risulta seriamente compromesso”.