Scontro politico sulla distribuzione delle risorse destinate alla sanità. A denunciarlo è il senatore del Movimento 5 Stelle Orfeo Mazzella di Torre Annunziata, (Napoli), che accusa il governo di “aver dimenticato totalmente la sanità meridionale”.
Il riferimento è alla decisione della maggioranza di respingere un emendamento a sua firma che prevedeva lo stanziamento di 5 milioni di euro a favore dell’ospedale pediatrico Santobono Pausilipon di Napoli. La misura, spiega Mazzella, avrebbe consentito di rafforzare l’assistenza nelle urgenze ed emergenze pediatriche e neonatali complesse, oltre a garantire cure specialistiche di alta complessità.
Parallelamente, la Conferenza Stato-Regioni ha dato via libera al piano del governo per ammodernare le aziende sanitarie e i presidi ospedalieri delle Ats di Milano, Brescia e dell’area insubrica. Per questi interventi, la premier Giorgia Meloni ha destinato oltre 627 milioni di euro a carico dello Stato e circa 103 milioni provenienti da fondi previsti dalla legge di bilancio 2019.
“Non sono contrario al potenziamento della nostra sanità – sottolinea Mazzella – ma il doppiopesismo è imbarazzante. Il rapporto GIMBE ha già evidenziato come il vero dramma riguardi il Sud, dove molte regioni non riescono nemmeno a garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA). L’esecutivo avrebbe dovuto prima stanziare risorse per i territori più fragili e poi potenziare sistemi già efficienti”.
La polemica riporta al centro il tema del divario sanitario tra Nord e Sud, una questione che continua a dividere politica e opinione pubblica.
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