La questione sollevata da Metropolis, circa la consegna di una targa all’ex assessora del Comune di Poggiomarino, in passato sciolto per infiltrazioni camorristiche, al Memorial organizzato dall’amministrazione comunale di Torre Annunziata in memoria di Giancarlo Siani, ha suscitato un vespaio di polemiche.
Il Partito Democratico napoletano e il gruppo consiliare torrese Oplonti Futura hanno manifestato il loro imbarazzo e sconcerto. Ma anche l’assessora alla Cultura Lina Nappo è prontamente intervenuta per chiarire gli aspetti della vicenda.
“Siamo i primi ad essere amareggiati per questa vicenda. Dopo aver lavorato per settimane per organizzare i cinque giorni di appuntamenti dedicati a Siani, questa polemica fa male perché rischia di offuscare una manifestazione che ha invece ricevuto il plauso delle associazioni, della cittadinanza e del mondo della scuola. E’ una polemica assurda che non può, né deve vanificare lo sforzo e l’impegno della nostra amministrazione per la tutela e l’affermazione della legalità sul nostro territorio – chiarisce l’assessora –. Insieme alle colleghe di giunta Tania Sorrentino e Luisa Nastri abbiamo fatto uno sforzo immane nelle ultime settimane per organizzare i cinque giorni di appuntamenti dedicati a Siani”.
Poi l’assessora Nappo entra nel vivo della questione. “Abbiamo deciso di organizzare il Memorial perché la pallavolo era lo sport preferito da Giancarlo e insieme alle due squadre locali, l’Oplonti Volley e la ASD Accademy Fiamma Torrese, abbiamo ottenuto il riconoscimento dalla FIPAV come torneo federale. Un passaggio fondamentale per istituzionalizzare il torneo. Al termine della manifestazione abbiamo omaggiato con una targa coloro che hanno partecipato e collaborato al successo della manifestazione: società sportive, arbitri federali e Federazione, nelle rappresentanze regionali e provinciali”.
Per la FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) ha ritirato la targa la consigliera federale Maria Carillo, in passato assessore allo sport dell’amministrazione Falanga a Poggiomarino, Comune poi sciolto poi per infiltrazioni camorristiche. Una coincidenza che ha poi ha innescato la polemica.
“Sarebbe stato auspicabile che, nella scelta dei propri delegati – conclude Nappo - gli organi federali non avessero trascurato il messaggio sociale e civico del Memorial Siani, trattandosi non di un torneo sportivo qualsiasi ma di un evento dedicato alla memoria di un cronista ucciso dalla camorra. La vicenda in cui ci siamo ritrovati, per cause non dipese dalla nostra amministrazione, ci ha esposto involontariamente ad imbarazzo. Mi auguro che il chiarimento fornito metta la parola fine a questa vicenda, salvaguardando così il messaggio di legalità del Memorial Siani”.
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