A cura della Redazione

Il Circolo cittadino dell’associazione “PER-le persone e la comunità” ha presentato lo scorso 15 ottobre a Torre Annunziata e al sindaco Corrado Cuccurullo una proposta progettuale per il porto cittadino, finalizzato a trasformare l'area da nodo prevalentemente commerciale a polo turistico strategico e polifunzionale generando finalmente benefici per la comunità.

LE PROBLEMATICHE ATTUALI

Nonostante il porto di Torre Annunziata sia da anni il terzo in Campania per volumi di merci in transito, la città non ha mai ottenuto e non riceve alcun vantaggio concreto in termini occupazionali, economici o di utilizzo delle aree demaniali e comunali. La gestione del porto è attualmente in capo alla Regione Campania. Inoltre, un'ampia area portuale (dai depositi costieri al cosiddetto “ponte di ferro” - quartiere Deriver) è tuttora abbandonata. Le vie del mare sono state finora poco utilizzate per il trasporto di persone, rappresentando invece la strada più agevole e sicura per raggiungere le costiere e le isole, oltre che un potenziale per lo sviluppo della nautica da diporto.

LE SOLUZIONI PROPOSTE DA "PER"

L'associazione propone un'articolata strategia all’attenzione dell’Amministrazione comunale da sottoporre alla Regione Campania, basata su tre pilastri:

  1. Riorganizzazione della gestione e della logistica

Trasferimento di competenza: l'azione prioritaria è il trasferimento della gestione delle attività portuali dalla Regione Campania a una nuova e snella Autorità Portuale cittadina, come avviene per altri comuni campani della costiera sorrentina e flegrea. Pur ritenendo necessario il trasferimento della gestione dalle attività portuali ad una Autorità locale, riconosciamo che essa rappresenta una operazione ad elevata complessità organizzativa.

Sviluppo turistico complementare: bisogna integrare l’attuale attività commerciale con un nuovo ambito turistico, sfruttando la vicinanza del porto ai principali siti storici cittadini.

Polo servizi nell'HUB: l’HUB portuale può ospitare biglietterie marittime, uffici doganali e attività promozionali legate al turismo e alla valorizzazione del territorio e diventare un’Agorà per la città con l’utilizzo degli spazi esterni anche per attività culturali, d’intrattenimento e ricreative.

  1. Nuovi banchinamenti e attracco per l’afflusso del turismo marittimo

Nuovi Attracchi per lo sviluppo della Nautica da diporto ed il turismo marittimo: nell’area abbandonata, resa visibile dall'apertura della bretella autostradale, si dovranno prevedere nuovi banchinamenti per l’attracco delle grandi navi da crociera – il modello da seguire può essere realizzato con un piano operativo graduale che preveda l’utilizzo di fondi pubblici e/o in collaborazione con armatori interessati. Molte delle opere strutturali funzionali erano già previste nel piano portuale varato nel 1962 e non completato.

Offerta Turistica Mirata: l’ampliamento strutturale consentirà all’Amministrazione comunale di veicolare un'offerta turistica accattivante alle compagnie di navigazione, valorizzando le ricchezze storiche della città (come Oplonti) e la presenza del mare, elementi distintivi rispetto a Pompei.

  1. Riqualificazione sociale e sportiva e utilizzo di cooperative sociali per la gestione dei beni comuni

Aree per la collettività: l’ampia area demaniale portuale offre la possibilità di destinare parte dello spazio ad attività sociali e sportive per la collettività, in particolare i giovani.

Impianti e gestione cooperativa: alcune zone dell’area portuale allargata a partire dall'HUB possono essere affidate a cooperative, strumento che garantisce il legame al territorio, promozione dell'inserimento sociale e vantaggi fiscali.

L’Obiettivo finale è la gestione autonoma del Porto da parte dell’Amministrazione Comunale. Le opere rigenerative del porto anche con l’ausilio di operatori privati specializzati, la gestione degli spazi comuni a partire dall’Hub portuale attraverso lo strumento delle cooperative possono concretamente cambiare il volto della città.

PER mette a disposizione le proprie competenze per coadiuvare l’Amministrazione in questa azione progettuale che si ritiene fattibile se supportata e definita secondo l’approccio sopra delineato. Ecco perché in questo primo incontro ha portato al tavolo le riflessioni di Assormeggi nella figura del presidente architetto Francesco Cimmino e la Cooperativa sociale Culturadice rappresentata dal presidente dr. Luigi Ciliberti per dimostrare concretamente la fattibilità della proposta elaborata.

(Foto di Giuseppe Forcella)

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