«Sindaco, stasera questo mare lo abbiamo pulito. Abbiamo messo dentro la bellezza di questa città e di tante persone. Così il mare si pulisce davvero dal profondo. Se Giancarlo fosse qui sarebbe orgoglioso di Torre Annunziata».
La serenità, la convinzione, il potere e la potenza delle parole di Paolo Siani rappresentano la sintesi dello spessore del “Premio Oplonti, siamo gocce dello stesso mare”, conclusosi ieri sera con l’evento finale delle premiazioni al Teatro Nexus nel centro commerciale Maximall Pompeii a Torre Annunziata.
Il premio rappresenta l’atto finale del progetto “Torre Annunziata, miti, leggende e futuro". Con l’esperta e sapiente direzione artistica di Marisa Laurito si è cercato di conferire centralità alla cultura, alla solidarietà, alla tradizione e alla ricchissima storia della città, passando anche attraverso il culto della Madonna della Neve e valorizzando un sito archeologico di rara bellezza come la Villa di Poppea.
Il Premio Oplonti, in particolare, è stato assegnato a coloro che si sono distinti per l’instancabile impegno nella difesa dei diritti umani e nella salvaguardia del territorio. Il primo a riceverlo è stato Enzo Iachetti collegato da remoto per un impegno teatrale: «Sono onorato e sorpreso per questo riconoscimento. Appena posso verrò a Torre Annunziata per ringraziarvi di persona». Iachetti è stato premiato per il suo attivismo sociale, per le opere di beneficenza e il sostegno alle cause dei diritti umani.
Anche due torresi sul palco, orgogliosi ed emozionati: Salvatore Cimmino e Giovanni Taranto. Il primo è un atleta che ha trasformato la sua disabilità in una sfida, in un messaggio di speranza per affermarne i diritti attraverso il nuoto, divulgandolo nel mondo intero con le sue imprese sportive. Taranto è un giornalista e scrittore che, mediante la cronaca nera e giudiziaria e i romanzi, riesce ad esplorare con coraggio le complessità del territorio. Entrambi hanno ricevuto il riconoscimento per la categoria “Difesa del Territorio”.
Semplicemente emozionante la consegna del premio a Fiammetta Borsellino: «Credo che mio padre sia ancora qui con noi. Me lo fanno pensare le numerose persone come voi che combattono tutti i giorni per la promozione della legalità e l’affermazione della cultura civica. Per mantenere alta l’attenzione su questi temi, bisogna sostenere la scuola che è l’unico posto sicuro per i nostri giovani e, dunque, per il nostro futuro».
Per la categoria “giornalismo” premiata Ida Artiaco per il suo impegno nella cronaca e l’attenta analisi alle problematiche giovanili. Un’altra giornalista, Emilia Brandi, ha ricevuto il riconoscimento speciale “Giancarlo Siani” per la realizzazione e conduzione del programma “Cose Nostre” su Rai Uno: un’importante piattaforma che lascia spazio ai “vinti” e ha rievocato di recente proprio la figura di Giancarlo Siani.
Per “Artisti impegnati nel sociale” il Premio Oplonti è stato assegnato a Maddalena Stornaiuolo, attrice e regista partenopea. Ha fondato nel 2017 a Scampia, dove è nata e cresciuta, la scuola di recitazione “La Scugnizzeria” offrendo a giovani talenti di quella difficile realtà l’opportunità di esprimere le proprie potenzialità artistiche.
Un momento di profonda riflessione è stato generato dal racconto di Simmaco Perrillo, premiato nella categoria “Difensori dei Diritti Umani”. Presidente della cooperativa “Al di là dei sogni”, Perrillo è impegnato in progetti per inserimento lavorativo di persone svantaggiate per certificare come l’inclusione sociale rappresenti uno strumento fondamentale di sviluppo.
Collegata dal Sud Africa Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi, ha ricevuto il Premio Oplonti per il suo coraggioso lavoro di denuncia contro le violazioni dei diritti umani.
Il Premio Oplonti è stato un lavoro di squadra. Al fianco del sindaco Corrado Cuccurullo hanno profuso il loro impegno gli assessori Lina Nappo e Alfonso Ascione, la consigliera comunale Emanuela Cirillo e il dirigente Nicola Anaclerio. Fondamentale l’opera del consigliere regionale Luigi Cirillo, determinante per reperire i fondi necessari dalla Regione Campania.
I premi sono stati assegnati da un’articolata giuria composta dal sindaco Corrado Cuccurullo, Ileana Del Bello, direttrice generale di Amnesty International Italia, Giuseppe Giulietti, coordinatore nazionale di Articolo21, già presidente FNSI, Paolo Siani, pediatra e consigliere della Fondazione Giancarlo Siani, Nino Daniele, già sindaco di Ercolano, ex assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e presidente ANPI (Napoli Centro) e dalla scrittrice Annella Prisco, figlia di Michele.
Il sindaco Corrado Cuccurullo ha sottolineato: «Abbiamo voluto fortemente come amministrazione comunale questo Premio per promuovere in maniera positiva Torre Annunziata fuori dai confini cittadini. La storia del nostro territorio è molto più lunga e profondamente importante rispetto agli ultimi 45 anni. Ringrazio in particolare Marisa Laurito che ha avuto la capacità di mettere insieme quelle che sono le nostre radici, le tradizioni popolari, quelle religiose passando attraverso il nostro patrimonio storico e archeologico, unitamente a tematiche attuali come la violenza contro le donne e i popoli che combattono per la propria libertà».
La kermesse finale è stata assemblata e condotta con efficacia e puntualità dalla collega Désirée Klain. Significative e di spessore artistico notevoli le incursioni musicali di Lorenzo Hengeller, pianista, cantautore e compositore con particolare inclinazione verso jazz e swing. L’artista partenopeo ha anche accompagnato al pianoforte due momenti musicali che Marisa Laurito ha voluto regalare all’attenta e numerosa platea di ospiti presenti nella nuovissima, elegante e funzionale sala teatrale Nexus.
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