A cura della Redazione

Riciclaggio, ricettazione ed estorsione. Sono i reati contestati dalla Procura di Torre Annunziata ad un 42enne di Gragnano, arrestato dai carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia.

Le indagini, coordinate dalla Procura oplontina, sono state esperite dai militari del NORM stabiese e della Stazione di Gragnano. Questi ultimi, il 23 gennaio scorso, effettuarono un sopralluofo nell'area parcheggio di un B&B di proprietà dell'indagato, in sua presenza, poiché da lì proveniva il segnale GPS di un'auto risultata rubata. I carabinieri, in quel frangente, trovarono altre vetture ferme, con danni e manomissioni, tutte di provenienza illecita.

Visionando le immagini del sistema di videosorveglianza della zona, i militari appurarorono che il giorno prima, il 22 gennaio, l'uomo avrebbe "scortato" con il suo veicolo quelli oggetto di furto verso il parcheggio. Poi - è questa l'ipotesi avanzata dagli inquirenti - avrebbe rimosso da alcuni di essi le targhe, la centralina elettronica e la relativa documentazione, in modo da ostacolarne l'identificazione da parte delle forze dell'ordine.

Tra le auto nelle disponibilità del 42enne, ve ne era anche una utilizzata per commettere il furto di un'altra a Scafati, quest'ultima poi rinvenuta dai carabinieri qualche giorno dopo, il 29 gennaio, nella stessa strada in cui è ubicato il B&B.

Dalle indagini è inoltre emerso - attraverso intercettazioni e analisi dei tabulati telefonici - che il 42enne avrebbe svolto il ruolo di intermediario per un "cavallo di ritorno" relativo al furto di un'auto perpetrato a Gragnano nel novembre dello scorso anno.

L'uomo, dietro implicita minaccia alla proprietaria del veicolo di perdere definitivamente la vettura, avrebbe ricevuto da lei la somma di 2mila euro cosicché la donna potesse ottenerne la restitutzione.

Il 42enne è stato condotto in carcere a Poggioreale.