A cura della Redazione

Giovanni Palomba è il nuovo sindaco di Torre del Greco. Nel giorno del suo onomastico celebra la vittoria al ballottaggio sull'avversario Luigi Mele. Palomba ha ottenuto il 56,12% dei consensi (9.327 voti), Mele il restante 43,88%.

Nonostante il successo, per il neo primo cittadino si registra un decremento di circa 5mila preferenze rispetto al primo turno (4.808 per la precisione), mentre Mele racimola un maggior numero di voti (1.131 in più, complessivamente al ballottaggio sono stati 7.294).

Il dato più "allarmante", però, di questo secondo turno delle elezioni comunali è quello relativo all'astensione. Nella città corallina, su 71.473 elettori si è recato alle urne poco meno di un quarto degli aventi diritto, vale a dire 17.674 ovverro il 24,72%. E' il risultato peggiore fra tutti i Comuni in Italia in cui si svolgeva il ballottaggio (erano settantacinque). Nel 2014, al secondo turno si presentarono ai seggi il 44% degli elettori.

«E' iniziato un nuovo giorno per la città di Torre del Greco e per i torresi - ha detto Palomba -. Inizia una nuova storia che dobbiamo scrivere con dignità, con orgoglio e soprattutto con rispetto; quello che è mancato negli ultimi anni ed in modo particolare in questa campagna elettorale che mi ha portato ad essere il sindaco della quarta città della Campania. Grazie a chi mi ha sostenuto e, a chi no. Grazie a chi mi ha accompagnato a raggiungere questo importante risultato. Un traguardo che dedico ai miei concittadini Tutti, alla mia famiglia ed alla mia amata città. Sarò il sindaco della gente, tra la gente. Sarò il sindaco di tutti quelli che, come me, amano e rispettano questo territorio. Scriverò insieme a tutti voi la rinascita di una città della quale dobbiamo, soltanto, essere orgogliosi e che per troppo tempo è stata mortificata. Sono il nuovo sindaco di Torre del Greco - ha concluso - ma per tutti sono e resto Giovanni Palomba».

Questo il nuovo Consiglio comunale in virtù del responso delle urne. La lista Il Cittadino, la più votata al primo turno, porta a casa cinque consiglieri: Felice Gaglione, Iolanda Mennella, Stefano Abilitato, Luigi Caldarola, Pasquale Brancaccio. A seguire, con quattro suoi rappresentanti, la civica Ci Vuole Coraggio: Vittorio Guarino, Gaetano Frulio, Annalaura Guarino, Ciro Accardo. La lista DAI (Diritti agli Italiani) elegge due consiglieri: Michele Langella, Salvatore Gargiulo, così come Insieme per La Città: Carmela Pomposo, Simone Mariano Gramegna. Un consigliere ciascuno, infine, per La Svolta e Movimento Popolare Torrese (rispettivamente Ciro Piccirillo e Antonio D’Ambrosio). In totale, fanno quindici consiglieri comunali per la maggioranza, oltre al sindaco Palomba.

All'opposizione, nella coalizione di Mele, eleggono un consigliere ciascuno Forza Italia, Antonio Spierto, e Fratelli d'Italia, Alessandra Tabernacolo. Un altro consigliere va alla lista Forza Torre che sosteneva la candidata sindaca Romina Stilo: si tratta di Mario Buono. Il M5S elegge nell'Assise Vincenzo Salerno.

Il computo complessivo dei consiglieri si chiude con i candidati sindaci non eletti Luigi Mele (centrodestra), Luigi Sanguigno (M5S), Romina Stilo (liste civiche), Valerio Ciavolino (liste civiche), e Nello Formisano (LeU più altre liste civiche).

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